Bar e ristoranti pronti a ripartire ma l’incognita resta l’afflusso di clientela



Giovanni Martini di Confcommercio soddisfatto delle linee guida unitarie: “Ma le forze dell’ordine usino buon senso nei controlli”. Alcuni rinviano l’apertura
Siamo alla vigilia delle riaperture di bar e ristoranti, c’è fermento tra gli esercenti del centro storico e non si nasconde un po’ di preoccupazione di fronte ad una stagione che ancora non è partita. Si tira un certo sospiro di sollievo sapendo che le linee guida più morbide stabilite dal governo verranno applicate a tutto il territorio nazionale. Ciò che invece crea apprensione è l’incertezza riguardo ai turisti, ai clienti in generale e al modo in cui si comporteranno di fronte a questo nuovo modo di vivere.
“Le linee guida del governo centrale sono sicuramente meglio di quelle preventivate dal presidente del regione Toscana Rossi, per fortuna – dice Giovanni Martini presidente della commissione città di Lucca di Confcommercio e titolare del locale Caffè Monica – Sono d’accordo in sostanza che vi siano delle linee guida uguali per tutto il territorio nazionale, altrimenti si rischia di creare discrepanze e concorrenze sleali tra i vari luoghi. Penso in particolar modo all’Emilia Romagna che come regione si pone come nostra diretta concorrente”.
“Se in Emilia si fosse stabilita una distanza minima di un metro – spiega – e da noi si fosse tenuta la distanza di un metro e ottanta, i turisti avrebbero preferito recarsi là, quando addirittura vi sono meno contagi da noi rispetto a loro. Oggi, se tutto dovesse essere confermato, non si creano ingiustizie solo per le scelte di una persona”.
“Lucca e i lucchesi hanno tenuto un comportamento esemplare in questi giorni – prosegue Martini – auspico che i comportamenti stabiliti dalle linee guida siano recepiti velocemente dai clienti. Certo all’inizio occorrerà vigilare con attenzione perché vengano rispettati tutti i dettami sulla sicurezza. Voglio fare un appello alle forze dell’ordine, ed in particolar modo ai vigili, perché non adottino una linea repressiva verso i locali, calcando la mano ed elargendo multe a chi ha fatto errori in buonafede. Non mi riferisco a chi se ne frega totalmente delle regole, ma a chi può commettere errori senza accorgersene. Siamo di fronte anche noi ad una situazione nuova, si parte tutti da zero”.
“Per quanto riguarda il Caffè da Monica – conclude -noi siamo pronti per partire immediatamente domani mattina (18 maggio).”
Naturalmente non tutti sono ottimisti tra i gestori di attività ristorative del centro storico e non tutti riapriranno il primo giorno.
Cosimo Leo, gestore del noto locale Pane & Vino in piazza Anfiteatro dice: “Non riapriremo subito domani, abbiamo bisogno di recepire e controllare con attenzione le norme stabilite nelle linee guida uscite ieri sera (16 maggio), troppo a ridosso dell’apertura. Della mia stessa opinione sono la maggior parte dei locali di Anfiteatro”.
“Non siamo molto preoccupati riguardo le distanze tra tavolini – continua – abbiamo molto spazio in piazza e lo possiamo sfruttare nel migliore dei modi. Ciò che desta preoccupazione è più la clientela che avevamo, molto legata al turismo straniero. Siamo sempre in contatto con le strutture ricettive ed abbiamo creato una sinergia per accogliere i turisti, adesso gli alberghi hanno perso tutte le prenotazione e la stagione parte sotto pessimi auspici. Possiamo solo sperare che con il via libera degli spostamenti tra regioni e l’apertura delle frontiere a giugno vi sia una ripartenza del turismo, ma dubito che ci siano soldi da spendere per le vacanze. Purtroppo in questa situazione sarà difficile che possa richiamare lo stesso numero di lavoratori stagionali dello scorso anno”.
Ma non sono pochi coloro che hanno deciso di rinviare, almeno di una settimana il via. Domani si potrà fare il primo bilancio della situazione.