I vini della Maremma toscana

21 maggio 2020 | 07:58
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I vini della Maremma toscana

I vini della Maremma toscana vantano standard di qualità così elevati anche grazie alle caratteristiche del territorio in cui vengono prodotti. Le vigne, infatti, possono approfittare della vicinanza del mare, che si traduce in un clima mite i cui riflessi sono evidenti nella degustazione. Il caldo della stagione estiva, infatti, viene mitigato dalle brezze, che contribuiscono ad attenuare anche i rigori dell’inverno, mentre l’indice di insolazione viene tenuto alto e il cielo resta pulito. Quello di questa zona della Toscana è un microclima speciale, grazie a cui gli acini possono beneficiare di una maturazione ottimale e le uve ottengono una spiccata aromaticità. Senza dimenticare la conformazione del terreno decisamente particolare, con peculiarità molto eterogenee in pochi metri.

I vini super tuscan

È proprio in questo territorio che vengono realizzati alcuni dei vini super tuscan più famosi al mondo. Molti di essi, per altro, possono anche essere acquistati su Internet: non tutti hanno la fortuna o il tempo di potersi spostare in Toscana, e per sopperire ci si può affidare alle proposte dell’Enoteca Properzio, con una selezione delle migliori cantine che assicura una vasta varietà di scelta. Anche in queste settimane di difficoltà le spedizioni sono garantite, e per gli ordini sopra i 99 euro sono addirittura gratuite.

Tutti i pregi del territorio maremmano

Quello della Maremma è un terroir di notevole carattere, per effetto del quale i vini possono usufruire di una straordinaria complessità e di altrettanta eleganza. Uno dei super tuscan che vantano più riconoscimenti a livello mondiale è il Guado al Tasso, che è stato onorato di menzioni anche da parte di Wine Enthusiast e Wine Spectator, vere e proprie autorità del settore e testate internazionali conosciute in ogni angolo del mondo. Ma vale la pena di menzionare anche il Matarocchio, il Vermentino, lo Scalabrone e il Bruciato.

Una tappa a Bolgheri

Un luogo a dir poco magico è Bolgheri, che vive di una richiesta di turismo esperienziale sempre più forte. In effetti il turismo di lusso correlato al mondo del vino, eccezion fatta per questo periodo di crisi dovuto al lockdown imposto dall’emergenza sanitaria del coronavirus, fa registrare numeri importanti. La Via Bolgherese non a caso è conosciuta da tutti come la Strada del Vino.

Dove andare a Bolgheri

Vale la pena di concedersi una tappa tra i vigneti che impreziosiscono la Tenuta Guado al Tasso, dove sorge in Località San Walfredo l’Osteria del Rasso. Si tratta di un ristorante con annessa una bottega che propone degustazioni da non perdere dei vari vini che vengono prodotti all’interno della tenuta, inclusi i grandi formati e le vecchie annate. L’atmosfera che si respira è paragonabile a quella che si potrebbe trovare in una casa di campagna, seppure con una rivisitazione in prospettiva contemporanea. I tavoli all’aperto, durante la primavera e l’estate, garantiscono un clima fresco a chi non sopporta le temperature torride, mentre la rilassata eleganza di un contesto bucolico è l’ideale per assaporare i salumi di cinta senese prodotti dalla macchia del Bruciato.

Cosa mangiare all’Osteria del Tasso

Gli spaghetti alle vongole, i taglieri di salumi locali, il brodetto di cacciucco, il pescato del giorno alla griglia, le specialità di carne di daino e gli spiedi di cacciagione sono alcune delle delizie che si possono sperimentare in questa location accogliente e calda, dove tutto il territorio toscano viene interpretato in modo sapiente. Merito anche della Doc Bolgheri, che assicura l’accompagnamento ideale. Senza dimenticare a conclusione dei pasti le tisane alla menta e le pere al Vermentino. Insomma, ogni dettaglio invita a rilassarsi, come se ci si trovasse in un luogo familiare.