Banca del Monte di Lucca, le fondazioni non partecipano all’aumento di capitale

Gli enti lucchesi sottoscriveranno prestiti obbligazionari per 1,2 milioni di euro. La partecipazione cala al 30,02%, il resto è in mano Carige
Banca del Monte di Lucca, cala la partecipazione delle quote delle fondazioni bancarie lucchesi. Che sottoscriveranno però un prestito obbligazionario emesso dall’istituto nelle prossime settimane per circa 1.2 milioni di euro.
Questa la decisione della Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca in merito all’aumento di capitale di 13,5 milioni disposto per Bml e sottoscritto interamente dalla capogruppo Carige. Dopo l’operazione le due fondazioni, insieme, hanno il 30,02 per cento delle quote mentre la maggioranza del 69,98 per cento è della banca genovese. Rimanere sopra il 30 per cento permette comunque alla parte lucchese di mantenere le garanzie di controllo sull’istituto di credito.
“Siamo da sempre volto vicini a Carige – dice Oriano Landucci, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca – anche perché Carige significa per noi Banca del Monte di Lucca. Problemi in passato ce ne sono stati ma si sta parlando del passato, con la banca che ha cambiato sei amministratori in sei anni e che è sempre stata sotto l’occhio dell’organo di vigilanza. Ora con il commissariamento è stata fatta la cura finale. Si tratta di un rafforzamento patrimoniale notevole che ha messo Banca Carige in condizione di avere tutti i suoi report fuori dai rischi”.
“L’aumento di patrimonio – spiega Landucci – era finalizzato anche alla vendita delle sofferenze, i cosiddetti Non Performing Loans (Npl). Ora la situazione è pulita e si tende a parlare solo di sviluppo degli affari e a vedere positivo. In questo senso anche la Banca del Monte di Lucca si è patrimonializzata, con un aumento di capitale di 13,5 milioni. Inoltre emetterà a breve prestiti obbligazionari per 4 milioni di euro. Questo permetterà anche a Bml non solo di avere report migliori ma anche di disfarsi delle sofferenze che aveva”.
“La Fondazione Bml – dice ancora – d’accordo con la Fondazione Crl non ha partecipato all’aumento di capitale ma parteciperà alla sottoscrizione del prestito obbligazionario (604mila euro a Fondazione, ndr), mantenendo comunque una quota significativa di Banca del Monte di Lucca che ci permetta di esercitare le nostre funzioni di controllo”.
Così non sarebbe stato se la quota delle due fondazioni lucchesi fosse scesa sotto il 30 per cento. Per ora il rilancio della Banca del Monte di Lucca passa ancora dalla città delle Mura.