Fit Cisl: “No alla deregolamentazione del lavoro portuale”

19 giugno 2020 | 13:13
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Fit Cisl: “No alla deregolamentazione del lavoro portuale”

Il segretario Boni: “Pronti a tutte le azioni necessarie, anche alla mobilitazione per la difesa del lavoro e del reddito”

I lavoratori portuali della Toscana sono profondamente preoccupati rispetto alle posizioni sostenute dalle associazioni datoriali Confitarma (industria italiana della navigazione), Assarmatori (cluster marittimo nazionale e internazionale), Federagenti (Federazione nazionale agenti di commercio e rappresentanti), in merito alle richieste fatte al governo e al parlamento di deregolamentare il lavoro portuale e passare all’autoproduzione; cioè il lavoro anche quello dei portuali deve essere svolto direttamente dai marittimi”. Così Stefano Boni, segretario generale della Fit Cisl Toscana.

“Il lavoro tipico dei porti come lo scarico, il carico e la movimentazione delle merci – dice la nota – devono essere fatte in sicurezza e con mezzi e macchine idonee, utilizzate da personale qualificato e preparato quale sono i portuali e, non dai marittimi, che hanno altro tipo di professionalità, come vorrebbero le associazioni datoriali. La questione non è nuova e ricordiamo che su questo tema sono stati proclamati due scioperi nazionali e diverse manifestazioni; il hoverno ascolti la voce dei lavoratori e abbandoni le lusinghe degli imprenditori. Il governo faccia chiarezza e rafforzi le norme esistenti senza lasciare libere interpretazioni pericolose per migliaia di lavoratori e famiglie”.

“È veramente singolare – prosegue Boni – che in questo momento di crisi e difficoltà per tante famiglie, causa la pandemia covid-19, ci sia il tentativo delle associazioni datoriali di avvantaggiarsi senza tenere conto del contesto nazionale e senza preoccuparsi minimante di migliaia di portuali che all’improvviso si potrebbero trovare senza lavoro e, dei marittimi, che verrebbero impiegati in lavorazioni improprie mettendo a rischio la salute e la sicurezza a causa dell’aumento delle prestazioni in maniera spropositata”.

“I lavoratori portuali della Toscana  – conclude il sindacalista – respingono al mittente le provocazioni, sostengono con forza le posizioni delle organizzazioni nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e si dichiarano pronti a tutte le azioni necessarie, anche alla mobilitazione per la difesa del lavoro e del reddito“.