
p>Il settore dei bitcoin ha conosciuto una crescente popolarità nel corso degli ultimi 10 anni, ma ci sono ancora un sacco di aspetti che il grande pubblico non conosce. Per esempio non tutti sanno che in diverse città del nostro Paese sono già stati installati dei bancomat di bitcoin: a provvedere è stata l’azienda ChainBlock. Per il momento ce ne sono solo del Nord Italia: in particolare ce ne sono uno in via Ruffini a Ventimiglia, uno in via Calabiana a Milano, uno in via Merano a Milano, uno in corso Italia ad Alba, uno in via Maria Vittoria a Torino e uno in Borgo degli Albizi a Firenze.
Come sono fatti i bancomat di bitcoin
I bancomat di bitcoin si possono distinguere in due tipologie differenti: alcuni consentono di svolgere operazioni di buy, in modo da comprare la valuta digitale in cambio di denaro in contante, mentre altri sono destinati unicamente al sell, e quindi permettono di ottenere il controvalore in euro o in altra valuta dei bitcoin di cui si è in possesso. Nella maggior parte dei casi, però, gli ATM distribuiti sul territorio risultano abilitati allo svolgimento di tutte e due le operazioni. Ci sono anche gruppi riservati di acquisto come https://bitcoinscodepro.com/it/ che promette guadagni quasi stratosferici: ma ci sarà da fidarsi?
Fare mining per i bitcoin
Chi ha intenzione di avvicinarsi al settore del mining deve sapere che ormai tale attività, che consiste nell’estrazione dei bitcoin in casa, è molto complicata dal punto di vista pratico. Inoltre, c’è un altro inconveniente di cui si deve tenere conto, e cioè i costi da affrontare non solo per l’acquisto dell’attrezzatura, ma anche per l’energia necessaria. Ciò non toglie che può comunque essere interessante approcciarsi al mining, se non altro per avere una conoscenza diretta di tale tecnologia. Il mining oggi viene praticato più per piacere personale che non per scopo di lucro: quando va bene i guadagni sono ridotti al minimo, ma nella maggior parte dei casi ci si ritrova addirittura in perdita. A tale inconveniente si potrebbe rimediare con il mining in cloud, ma allo stato attuale non ci si può ancora fidare del tutto di questa soluzione.
Usare i bitcoin in sostituzione delle carte di credito
Quando si fa shopping in un e-commerce, invece di utilizzare una carta di credito si possono adoperare i bitcoin per pagare. Sono in pochi ad essere a conoscenza di questa opportunità, che contribuisce a rendere più convenienti molti acquisti effettuati su Internet. Un numero sempre più elevato di siti Internet è disponibile ad accettare i bitcoin, e questo è un vantaggio perché fa sparire i costi delle transazioni. Ci sono tutte le premesse affinché il servizio possa essere esteso: oggi si possono pagare con i Bitcoin i contenuti premium di Badoo, i software in vendita da Microsoft e i servizi di vari web hosting.
I bitcoin non possono essere falsificati
Un aspetto a cui non tutti prestano la dovuta attenzione riguarda il fatto che è impossibile falsificare i bitcoin. Infatti tutte le transazioni sono validate in funzione di un principio di consenso globale. Senza entrare in dettagli troppo tecnici, se anche i bitcoin falsi esistessero rilevarli sarebbe un gioco da ragazzi e sarebbe semplice accantonarli. La validità di ogni transazione, infatti, deve essere riconosciuta da tutti i partecipanti al network P2P.
I bitcoin sono sicuri
Ormai a distanza di più di un decennio dalla loro comparsa si può affermare con certezza che i bitcoin sono sicuri e che non sono destinati ad alimentare unicamente attività illegali. È vero che questa moneta viene adoperata nel dark web, ma ciò non deve essere un buon motivo per abbandonarla: sarebbe come dire che bisogna smettere di mangiare i pomodori perché a volte essi vengono raccolti da lavoratori maltrattati e pagati troppo poco. I bitcoin non sono tracciabili, ma nemmeno i pagamenti in contanti lo sono.