Il grande cuore dei dipendenti Sofidel: donati due ecografi all’ospedale San Luca

L’azienda ha raddoppiato la raccolta dei lavoratori. Tante le iniziative in Italia e nel mondo
Nel contesto dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da coronavirus Covid-19, continua in Italia, Europa e Stati Uniti l’azione del gruppo Sofidel a supporto delle comunità locali dove l’azienda è presente con i suoi stabilimenti produttivi.
Il gruppo ha donato due ecografi (per un valore complessivo di circa 70mila euro) all’ospedale San Luca di Lucca, destinati rispettivamente al reparto di pediatria e alla unità di chirurgia. La donazione è frutto di una raccolta volontaria – l’equivalente economico in ore di lavoro, di permesso o di ferie – attivata dalle persone Sofidel sul territorio lucchese, e raddoppiata dall’azienda.
Prosegue anche l’attività a supporto delle comunità locali dove il gruppo è presente fuori d’Italia con donazioni a favore di enti pubblici e organizzazioni non-governative (Ong) impegnate a offrire supporto alle persone in difficoltà. Nel complesso sono state donate 300 tonnellate di prodotti – 200 in Europa e 100 negli Stati Uniti – equivalenti a 3 milioni e 730mila rotoli di carta igienica, capaci di soddisfare il fabbisogno mensile di 375mila persone. Nel dettaglio, le quantità donate in Europa sono state di 23 tonnellate per ciascun paese a Francia, Benelux, Regno Unito, Spagna, Germania e Polonia e 15 tonnellate per ciascun Paese a Svezia, Ungheria, Romania e Grecia.
Queste iniziative vanno ad aggiungersi ad altre già precedentemente messe in atto. Fra queste, la donazione effettuata a favore di Caritas Italiana di carta igienica, asciugatutto, tovaglioli, fazzoletti e tovagliette (l’equivalente in volume di circa 1 milione e 680mila rotoli di carta igienica, una quantità di carta in grado di soddisfare il fabbisogno mensile di circa 160mila persone), i contributi offerti tramite la #RotoloniReginaChallenge a quattro strutture ospedaliere italiane (10mila euro ciascuna) e l’iniziativa gemella #ElRetodeRegina con la quale sono stati donati altri 40mila euro a due strutture ospedaliere spagnole (20mila euro ciascuna).