Perché si usa l’ozono per sanificare gli ambienti

27 agosto 2020 | 07:48
Share0
Perché si usa l’ozono per sanificare gli ambienti

Il ricorso all’ozono per la sanificazione degli ambienti è una novità che sta prendendo sempre più piede negli ultimi tempi. La necessità di eseguire trattamenti di questo genere si è amplificata con la diffusione della pandemia da Covid 19, che ha imposto precauzioni specifiche per la sanificazione degli ambienti di lavoro, degli uffici e dei luoghi pubblici.

Multiservice e la sanificazione con ozono

Per la sanificazione con ozono contatta puliziamultiservice.com: entrerai in contatto con un’azienda solida e che vanta una lunga esperienza in questo settore, ma che soprattutto mette a disposizione competenza e prodotti ecologici. L’impiego di tecnologie all’avanguardia si traduce, così, in standard di sicurezza molto elevati, a vantaggio di tutti i clienti – sia privati che aziende – che si rivolgono all’azienda Multiservice. Tale realtà, per altro, offre anche molti altri servizi, come la pulizia dei divani, dei tappeti e dei materassi.

I vantaggi dell’ozono

L’ozono può essere considerato un antivirale molto potente: è stato calcolato che una sanificazione con un tasso residuo di gas di 0.3 particelle per milione della durata di 4 minuti è in grado di favorire l’inattivazione dei virus per il 99.99%. Inoltre, ciò permette di depurare l’aria rispetto a tutti gli inquinanti presenti e di sterilizzarla in modo assoluto; lo stesso dicasi per i canali di areazione e per gli impianti di condizionamento. Tali vantaggi sono validi in maniera indistinta per tutti i virus: ovviamente per quello che causa la Sars Covid 19 non sono ancora state effettuate ricerche specifiche in materia, visto che si tratta di una novità. Le operazioni di bonifica, in ogni caso, nel corso degli ultimi mesi si sono moltiplicate: in base alle dimensioni dei locali non ci vogliono più di due ore per un’operazione che, per altro, sarebbe necessaria anche in condizioni normali.

Le caratteristiche dell’ozono

La notevole reattività è una delle caratteristiche più importanti dell’ozono, che a temperatura ambiente è instabile e che vanta un potere ossidante molto alto. Ed è la sua capacità ossidante, in effetti, la peculiarità che lo rende utile per i processi di sanificazione: l’ozono, infatti, è in grado di danneggiare le pareti e le membrane delle cellule, ma anche di ripulire sia l’acqua che l’aria rispetto ai virus, alle spore, ai batteri, ai lieviti e alle muffe. Per i virus, più in particolare, si verifica la cosiddetta inattivazione. In pratica l’ozono ossida i recettori virali che vengono sfruttati per unirsi alla parete cellulare: essi quindi vengono inattivati.

L’ozono e i virus

Nel momento in cui entra in contatto con un virus, l’ozono ha la capacità di arrestare il suo meccanismo di riproduzione: il virus è reso inerme, anche se non viene effettivamente distrutto. Non è un viricida, insomma. In condizioni atmosferiche normali l’ozono si trova in una fase gassosa, e questo lo rende adatto per un impiego in molteplici contesti nel settore alimentare e igienico. Il cloro, per esempio, è un disinfettante tradizionale che ha il difetto di rilasciare dei residui nocivi che inquinano; non ci sono problemi in tal senso con l’ozono, il quale si converte in ossigeno e di conseguenza non genera effetti collaterali.

Non solo ozono

Deve essere chiaro, comunque, che il ricorso alla sanificazione con ozono non fa venir meno la necessità di adottare tutte le altre precauzioni richieste in questi mesi. Tra gli altri prodotti che vengono usati per le bonifiche, per esempio, ci sono il perossido di idrogeno e l’ipoclorito di sodio. La sanificazione è obbligatoria, inoltre, per tutti quegli ambienti che sono stati frequentati da un soggetto che è stato trovato positivo al coronavirus, che si tratti di fabbriche, di negozi o di abitazioni private.