Generi essenziali e spostamenti fra Comuni, Confesercenti chiede l’intervento del prefetto

Daniele Benvenuti, responsabile dell’area lucchese, plaude all’intervento nei negozi di grande distribuzione
Plauso di Confesercenti per le decisioni del prefetto e l’interpretazione di alcune normative inserite all’interno dei vari decreti, che creano molti problemi agli operatori dei vari settori commerciali.
“In questa fase delicatissima per le imprese del territorio stritolate da un nuovo lockdown il prefetto può svolgere un ruolo fondamentale nell’interpretazione delle norme inserite nel decreto per le quali le amministrazioni comunali non hanno possibilità di intervento, per questo ringraziamo pubblicamente il prefetto di Lucca per l’impegno di questi giorni – spiega Daniele Benvenuti, responsabile area lucchese di Confesercenti Toscana Nord, ed esprime soddisfazione per la collaborazione che il prefetto Francesco Esposito, sta avendo con le associazioni di categoria”.
“I rapporti con il prefetto e con il capo di gabinetto Stefania Trimarchi sono quasi quotidiani alla luce delle difficoltà del momento con interpretazioni non sempre lineari dell’ultimo decreto – prosegue Benvenuti – Abbiamo apprezzato il suo tempestivo intervento per quanto riguarda le evidenti storture che i nostri soci ci avevano evidenziato, con alcuni esercizi della grande distribuzione che proponevano nei propri scaffali generi sospesi dalla vendita (abbigliamento e addobbi natalizi su tutti)”.
“Adesso attendiamo un suo pronunciamento – dice il responsabile area lucchese di Confesercenti Toscana Nord – sulla questione dei settori merceologici ritenuti essenziali dall’allegato 23 e che invece sono esclusi dai mercati ambulanti rionali esulla nostra richiesta di consentire lo spostamento tra Comuni per i clienti di parrucchieri e barbieri, alla luce di pronunciamenti già presenti in altre province”.
Sulla questione dei generi essenziali esclusi dai mercati in attesa dell’interpretazione del prefetto, secondo Confesercenti Toscana Nord i Comuni almeno per il settore di fiori e piante possono già agire in autonomia.
“Comuni limitrofi come Pisa – conclude Daniele Benvenuti – hanno già firmato una ordinanza che permette ai fioristi di aprire i propri banchi nei mercati settimanali. Questo rifacendosi ad un chiarimento del ministero già espresso durante il primo lockdown su sollecitazione del ministro dell’agricoltura Bellanova”.