Conflavoro scrive al prefetto: “Attività commerciali, si consentano gli spostamenti fra Comuni”

20 novembre 2020 | 11:49
Share0
Conflavoro scrive al prefetto: “Attività commerciali, si consentano gli spostamenti fra Comuni”

Capobianco: “Molte imprese penalizzate, bisogna chiarire questo aspetto”

Conflavoro Pmi Lucca ha inviato negli scorsi giorni una richiesta formale al prefetto di Lucca, Francesco Esposito, chiedendo indicazioni in merito a una interpretazione estensiva del dpcm del 3 novembre e, nella fattispecie, alla concessione per le persone in zona rossa di recarsi in esercizi commerciali fuori dal proprio comune.

“Alcuni prefetti hanno già optato per questa possibilità – spiega il presidente di Conflavoro Lucca, Roberto Capobianco – ed è a nostro avviso una scelta sensata che andrebbe incontro, anche sul nostro territorio, a una moltitudine di realtà commerciali oggi altamente penalizzate da una interpretazione limitante del dettato del Dcpm. Il decreto, come esplicitamente ribadito anche nelle risposte del governo alle faq, permette già la fuoriuscita dal proprio comune ‘rosso’ se si tratta di acquisti alimentari. Però non possiamo certo ignorare tutte le altre attività ancora aperte oggi, ma nei fatti impossibilitate a lavorare poiché, letteralmente, non possono avere clienti”.

“I parrucchieri dei nostri più piccoli comuni, per fare l’esempio più lampante, sono forse i più penalizzati dall’assenza di un’interpretazione estensiva del dpcm. Ma non solo i soli e il problema, oltretutto, riguarda anche comuni grandi della Piana e della Mediavalle. Quindi come Conflavoro Lucca, come hanno anche fatto gli altri nostri dirigenti in tutta Italia ottendendo già in molti l’attenzione del loro prefetto, abbiamo ritenuto essenziale sollecitare il dottor Esposito ad ovviare, attento com’è alle dinamiche reali del nostro territorio, a questa significativa lacuna del decreto. Nel frattempo, Conflavoro nazionale ha scritto anche al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al fine di fornire una interpretazione uniforme in senso estensivo del Dpcm, tutelando così appieno l’economia e la libera concorrenza senza dover gravare i prefetti di questa decisione”.