Pagamenti imprese, Lucca al 51esimo posto per puntualità

Secondo lo studio realizzato da Cribis la Provincia guadagna sei posti nel ranking nazionale rispetto al 2019
La Toscana è al nono posto per la puntualità delle imprese che pagano i propri fornitori alla scadenza. Secondo lo Studio Pagamenti di Cribis, aggiornato al 30 settembre, la nostra Regione ha il 33,9 per cento di imprese puntuali. Aumentano quindi le imprese regionali che effettuano i pagamenti con ritardi superiori ai 30 giorni: erano l’11 per cento nel 2019, sono il 13,2 per cento al 30 settembre. Un dato superiore alla media nazionale che si attesta attorno al 12,7 per cento, anche a causa delle ripercussioni economiche legate all’emergenza sanitaria. La classifica delle province toscane vede in testa Pisa per puntualità delle imprese mentre Lucca si trova al sesto posto regionale e al 51esimo per quanto riguarda la classifica nazionale, guadagnando sei posti rispetto al 2019 col 12,3 per cento delle imprese che pagano con ritardi superiori ai 30 giorni, rispetto al 10,8 per cento del 2019.

Continuano quindi, secondo lo studio realizzato dalla società del gruppo Crif specializzata nella business information, le ripercussioni economiche negative dell’emergenza covid-19 sulla puntualità dei pagamenti delle imprese: a settembre 2020 il numero delle aziende italiane che pagano i propri fornitori con oltre 30 giorni di ritardo ha raggiunto il 12,7 per cento, un dato di poco superiore a quello di fine 2016 (12,3%). Rispetto al trimestre precedente, il nord est e il nord ovest del Paese hanno registrato l’incremento più elevato di ritardi gravi (rispettivamente 10,4% e 11,8%). Il nord est tuttavia si conferma ancora una volta l’area geografica più affidabile, con il 43% delle imprese che pagano alla scadenza, mentre al Sud e nelle Isole, dove le imprese puntuali sono solo il 22,6%, si evidenziano maggiori difficoltà.
“Dall’analisi dei dati – commenta Marco Preti, amministratore delegato Cribis – l’impatto negativo dell’emergenza sanitaria sulle nostre imprese è sempre più evidente. Adesso più che mai è fondamentale un’attenta gestione di fornitori o partner commerciali, per intervenire tempestivamente sulle situazioni in rapido deterioramento. Lo Studio rileva l’incremento più alto nei pagamenti superiori a 30 giorni rispetto a fine 2019 nel settore dell’industria, ma evidenzia anche lo stato di sofferenza dei settori più colpiti dal lockdown, quali bar e ristoranti, i servizi ricreativi e cinematografici, tutti agli ultimi posti nella classifica dei meno virtuosi nei pagamenti”.
Per quanto riguarda i gruppi merceologici, il macrosettore che ha mostrato il maggiore incremento di ritardi oltre i 30 giorni è stata l’industria in cui il numero di aziende che pagano con grave ritardo è cresciuto del 25 per cento, pur rimanendo in termini assoluti un settore con solo l’8,5 per cento di aziende con questo profilo. Crescono molto i ritardi anche nel commercio all’ingrosso (+12,8% ritardi oltre 30 gg); il settore però con il maggior numero in termini assoluti rimane il commercio al dettaglio con il 17,2 per cento di aziende che pagano con ritardi superiori ai 30 giorni.