Cisl Fp: “Ai lavoratori Asl servono i fatti non sterili ringraziamenti”

28 novembre 2020 | 17:27
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Cisl Fp: “Ai lavoratori Asl servono i fatti non sterili ringraziamenti”

Il sindacato replica alla nota del dirigente del dipartimento infermieristico/ostetrico della Asl Toscana Nord Ovest

Replica dela Cisl Fp di Lucca, con le parole di Luciano Cotrozzi e Massimo Petrucci ai ringraziamenti del direttore del dipartimento infermieristico/ostetrico della Usl Toscana nord ovest.

“Un comunicato – dicono i sindacalisti – inutile e ripetitivo, pieno di belle parole, ringraziamenti ma povero di contenuti. In risposta alle critiche recenti sollevate da Cisl Fp in merito ai ritardi dei pagamenti dovuti al personale dipendente, mentre con effetto pressoché immediato la direzione risponde che con lo stipendio di dicembre verranno sanate le pendenze, un proprio dirigente riprende la stucchevole ripetizione di ringraziamenti”

“Cisl Fp ricorda che il personale – si legge lenna nota – impegnato quotidianamente nella lotta al Covid non ha più bisogno di questo, ma più semplicemente di attenzioni diverse, concrete, realistiche. Se il personale ha diritto a riconoscimenti economici dovuti ad accordi regionali o locali o impegni aziendali, questi devono essere riconosciuti senza ritardi, talvolta di mesi. Non possono essere giustificati difficoltà, errori, inefficienze. Questo personale, che a detta anche del direttore del dipartimento infermieristico/ostetrico ogni giorno si rimbocca le maniche per ben operare, ha diritto e tutti i requisiti per essere posto su un piedistallo: non abbandonato“.

“Con ritardo e dietro sollecitazione della Cisl Fp – conclude il sindacato – la direzione lo ha riconosciuto comunicando il pagamento di quanto dovuto il 21 dicembre prossimo. Adesso però a taluni dirigenti una richiesta: basta parole, ma fatti. Sono questi dirigenti che li devono pretendere e attivarli per il personale che gestiscono. Questo è quello che il personale si aspetta. Non fare questo significa allargare ancora di più la forbice tra dirigenti e operatori. Sarebbe una politica aziendale perdente e distante dalla realtà di una buona gestione”.