Il boom delle pubblicazioni indipendenti passa anche dal cartaceo

Sì, siamo nell’era digitale. Questo è un dato di fatto, poco da dire: è evidente che quasi niente possa prescindere dalla Rete, che guida i nostri incontri, ci influenza in materia di abbigliamento, di pensiero, di teorie e di dibattiti. Anche le pubblicazioni hanno aderito a questa rivoluzione digitale e sempre più spesso troviamo delle novità: non parliamo solo dello sconquasso che uno strumento come Kindle ha portato nel campo dell’editoria, parliamo anche di intere pubblicazioni che vengono eseguite interamente online.
Certo, lo sappiamo, il cartaceo ha i giorni contati…o no?
Assolutamente no: per quanto il mondo dell’editoria e delle pubblicazioni indipendenti non possano prescindere, ormai, dal mercato e dalle possibilità di sviluppo offerte dall’online, sappiate che, per diventare editori di culto, è impossibile ignorare la nicchia del cartaceo.
Non si tratta di tornare a stampare a caratteri mobili (per quanto, vi segnaliamo che c’è ancora qualcuno che lo fa, e con grande successo: parliamo di PulcinoElefante, storica casa editrice che ha collaborato senza posa con Alda Merini e moltissime altre voci poetiche), ma di supportare le proprie pubblicazioni virtuali con del materiale fisico, che possa suggerire ai lettori la nostra stessa esistenza e permanenza.
Certo, per riuscire in questo intento c’è senza dubbio necessità di una tecnologia affidabile: inutile negarlo, dobbiamo fare le cose per bene, dato che di carta non ne gira molta, ormai, facciamo in modo che quella che abbia a girare sia di qualità e ben stampata, così mda non attirare l’attenzione su lavori che non siano a regola d’arte.
Una fitta rete di appassionati e, perché no, di collezionisti di pubblicazioni indipendenti potrebbero apprezzare questo nostro sforzo: pensate che vi sono riviste (interamente in cartaceo, immaginate!) che sono ancora vive e floride, proprio perché, magari, permettono ai propri lettori di scegliere il colore delle loro pubblicazioni, proprio come fa Colorama con la sua Clubhouse, ad esempio.
Ma le idee sono moltissime e non solo per quanto riguarda dei flyers di supporto, ma proprio come vere e proprie idee di base, dalle quali partire per un progetto coi fiocchi, che magari non vedrà miglioni di lettori (non all’inizio, almeno), ma saprà costruirsi attorno a una nicchia di veri e propri appassionati del cartaceo. Chiaramente avrete comunque bisogno di un sito online per pubblicizzarla, come dicevamo prima nessuno può ritenersi immune dal digitale e dalla rivoluzione che la Rete ha portato con sé, ma la nostra pubblicazione, magari, sarà sulla carta più bella del mondo.
Non ci resta, quindi, che fare comei quotidiani: avere un sito internet accessibile parzialmente in modo gratuito e con contenuti disponibili solo agli abbonati, senza però smettere di stampare le edizioni cartacee, pronte ogni mattina calde calde dal nostro edicolante di fiducia. Magari non saremo noi gli esperti di giornalismo all’avanguardia, ma prendere consigli e suggerimenti anche da campi che non pertengono al nostro nucleo di interesse primario potrebbe essere utile e, in alcuni casi, davvero illuminante.
Non dimenticate di dare valore alla carta, quindi: un domani le vostre pubblicazioni potrebbero essere collezionate come vere e proprie opere d’arte.