Pubblico impiego in sciopero, sindacati in piazza: “Servono assunzioni e più sicurezza”






Alla manifestazione anche Rifondazione Comunista di Lucca: “I lavoratori hanno diritto ad un contratto equo”
Sindacati in piazza Napoleone questa mattina (9 dicembre) per lo sciopero del pubblico impiego. Le richieste riguardano la lotta al precariato, un piano di assunzioni, la sicurezza sul luogo di lavoro e i rinnovi contrattuali.
Oltre alle sigle confederali del pubblico impiego il presidio ha visto anche la presenza di Rifondazione Comunista di Lucca.
“Stamani Rifondazione Comunista di Lucca – ha spiegato il segretario Giulio Strambi – è in piazza per appoggiare i lavoratori del settore pubblico che sono in sciopero. Hanno diritto ad un contratto che sia equo e valorizzi il lavoro che svolgono. Per troppi anni è stato penalizzato il lavoro pubblico, sono stati fatti esternalizzazioni e precarizzazioni in tutti i settori, dalla sanità, alla scuola ai comuni alle amministrazioni pubblico. C’è bisogno di 500mila assunzioni nel settore pubblico, c’è bisogno di riportare il lavoro dandogli il giusto valore e dando la tranquillità di lavorare in sicurezza. Per uscire dalla crisi ci vuole tanto pubblico, basta precarizzazioni e lavori sottopagati”.
Pietro Casciani, segretario provinciale Uil Fpl dice: “Per noi è un giorno importante per tutto il pubblico impiego, Cigl, Cisl e Uil, hanno dichiarato uno sciopero a livello nazionale, con tre temi fondamentali, assunzioni, sicurezza e contratti. È uno sciopero sia per il pubblico impiego, sia per i cittadini, pensiamo che i cittadini abbiano necessità di una riforma del pubblico impiego e un miglioramento del servizio, soprattutto sanitario. Quindi sicurezza, qualità del servizio e assunzioni, che è quello che manca oggi!”.
Infine Massimo Petrucci, segretario Cisl Fp Toscana nord: “Noi chiediamo in primis assunzioni e stabiizzazione del mondo precariato sopratutto nel settore sanità. I famosi nostri eroi che vengono poi dimenticati dai politici al momento di garantire il giusto equilibrio economico. Chiediamo più sicurezza nei luoghi di lavoro, gli operatori stanno lavorando in mancanza di dispositivi e in carenza di sicurezza. Ci sembra importante manifestare, stamani, per rivendicare i nostri diritti”.