In stallo il progetto per la manifattura sud, intanto Coima investe un miliardo di euro a Milano

Assegnati i lavori per un progetto di riqualificazione urbana nell’area di Porta Nuova per l’edificio di via Pirelli 39, acquistato dal fondo immobiliare ad un’asta pubblica
Manifattura sud, progetto ancora in stallo. Intanto Coima Sgr si fa bella a Milano.
La società di gestione patrimoniale di fondi di investimento immobiliare per conto di investitori istituzionali ha assegnato a Diller Scofidio + Renfro (Ds+r) e Stefano Boeri Architetti la riqualificazione dell’edificio di via Pirelli 39. Il concorso era stato indetto il 25 novembre 2019 secondo linee guida condivise con il Comune di Milano. Il progetto è stato presentato oggi da Manfredi Catella, ceo di Coima, Elizabeth Diller (DS+R) e Stefano Boeri (Stefano Boeri Architetti).
Pirelli 39 è collocato al centro dell’area Porta Nuova Gioia in una posizione strategica fra la stazione centrale, a est, e scalo Farini, a ovest, e rappresenta il punto di accesso a Porta Nuova proveniendo da nord verso il centro città. La sua riqualificazione si inserisce nel processo di rigenerazione dell’area su scala di quartiere iniziato con Gioia 22 e che si completerà nei prossimi anni con lo sviluppo dei progetti di Pirelli 35 e Gioia 20. Oggi l’immobile, dismesso dal Comune di Milano nel marzo 2015, rappresenta una frattura urbana che interrompe le diverse parti dei quartieri circostanti: privo di certificazioni di sostenibilità, non conforme alle norme antisismiche, inefficiente per un uso moderno e con problemi strutturali, di inquinamento e degrado ambientale-urbanistico-edilizio.
I temi principali indicati nello sviluppo dei progetti dal committente Coima Sgr, per conto del fondo di investimento Coima Opportunity Fund II, sono stati “la ricomposizione delle parti della Biblioteca degli alberi – si legge in una nota -oggi separate da via Melchiorre Gioia ed estensione della qualità degli spazi pedonali di Porta Nuova verso nord, Stazione Centrale e scalo Farini; il riuso edilizio privilegiato rispetto a demolizione e ricostruzione; lo sviluppo di una metodologia di investimento a impatto, misurabile declinando obiettivi ed effetti rispetto a target definiti; la creazione di un simbolo culturale di un periodo storico che se da una parte ha accentuato le emergenze ambientali e sociali a livello planetario, dall’altra sta alimentando la formazione di un modello culturale di sviluppo più resiliente”.
La riqualificazione del complesso immobiliare potrà essere sviluppata, come pubblicamente presentato e previo iter autorizzativo comunale, grazie al riconoscimento di Pirelli 39 quale immobile dismesso da parte del Comune (in applicazione dei criteri disposti dall’articolo 40 bis della legge regionale 18/2019).
La proposta DS+R e Stefano Boeri prevede un modello di utilizzo misto di spazi pubblici-residenziale-terziario attraverso il recupero della torre esistente, dell’edificio a ponte su Melchiorre Gioia e la realizzazione di una nuova torre.
Manfredi Catella, founder & ceo di Coima ha dichiarato: “La presentazione di oggi è un importante momento di confronto con Milano e con il nostro paese. Anche alla luce dell’emergenza sanitaria ritengo che la rigenerazione del territorio rappresenti una chiave industriale strategica di rilancio del territorio italiano, da un punto di vista culturale, ambientale, sociale ed economico. Il nostro paese è ricco di edifici iconici e luoghi straordinari che, come nel caso presentato oggi, hanno la necessità di essere riscritti e ripensati secondo criteri di sostenibilità e di innovazione: un percorso e una missione che già da molto tempo condividiamo con i nostri investitori e che può rappresentare una leva determinante per le nostre città e per il nostro paese”.
Pirelli 39 era stato messo in vendita nel 2019 dal Comune di Milano tramite un’asta pubblica a cui avevano preso parte cinque fra i maggiori operatori italiani e internazionali del mondo immobiliare e finanziario e aggiudicata a Coima Sgr. Finanziata da un pool di primarie banche italiane composto da UniCredit, Intesa San Paolo-Ubi Banca e Banco Bpm, l’operazione era stata perfezionata da Coima Opportunity Fund II (CofII), il più grande fondo immobiliare discrezionale italiano con una capacità di investimento di oltre 1 miliardo di euro. Il fondo è partecipato da principali investitori istituzionali (fondi sovrani, fondi pensione e assicurazioni) internazionali e nazionali.
L’area – per la quale Coima Sgr prevede investimenti totali di oltre 1 miliardo di euro, 270 mila metri quadri di superfici sviluppate o rigenerate, 20mila metri quadri di aree pubbliche e 3600 metri di percorsi ciclopedonali – rappresenta il completamento di Porta Nuova e verrà presentata dalla società nei prossimi mesi.
***