Al via la lotteria degli scontrini. Confcommercio: “Oltre la metà dei registratori di cassa non sono stati aggiornati”

L’associazione di categoria: “Ingenuità totale se si pensa che che contribuirà da sola a combattere l’evasione fiscale”
Al via da oggi (1 febbraio) la lotteria degli scontrini. Facendo acquisti con carte e bancomat e presentando alla cassa l’apposito codice si potrà partecipare alle estrazioni mensili (la prima l’11 marzo). Da giovedì 10 giugno si aggiungeranno le estrazioni settimanali che distribuiranno ogni settimana 15 premi da 25mila euro per chi compra e 15 premi da 5milaeuro per chi vende.
Confcommercio continua a mantenere una posizione critica sull’iniziativa: “Oltre la metà dei registratori di cassa non sono stati aggiornati, anche per un problema di costi aggiuntivi, difficili da sopportare in questo periodo – spiega l’associazione di categoria -. E poi siamo nell’ingenuità totale se si pensa che la lotteria degli scontrini contribuirà da sola a combattere l’evasione fiscale. Si registra nella vendita al dettaglio un 10% di evasione fiscale. Bisognerebbe occuparsi anche dell’altro 90%”.
Con la lotteria degli scontrini si potrà anche vincere un superpremio da 5 milioni previsto per l’estrazione annuale a gennaio del 2022. La lotteria è collegata al programma Italia Cashless, quello del cashback di Stato già partito a dicembre, pensato per incentivare i pagamenti elettronici.
Alla lotteria degli scontrini possono partecipare tutti i maggiorenni residenti in Italiache pagano con carte di credito, prepagate, bancomat o app beni o servizi per almeno 1 euro di spesa presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi. Sono esclusi gli acquisti in contanti, gli acquisti online, quelli per i quali si emette fattura e quelli per i quali il cliente fornisce all’esercente il proprio codice fiscale o tessera sanitaria a fini di detrazione o deduzione fiscale. Non si partecipa nemmeno con i biglietti di cinema, teatri e musei perché in questi casi non è prevista la trasmissione telematica degli scontrini all’agenzia delle entrate. Lo stesso vale per le ricevute postali, per il pieno di benzina, per l’uso di ticket restaurant o buoni pasto, delle gift card e per i pagamenti dei parcheggi.
Per tentare la fortuna bisogna prima collegarsi al sito lotteriadegliscontrini.gov.it e registrarsi, ottenendo un codice lotteria (codice alfanumerico e codice a barre) che va stampato o salvato sul proprio dispositivo mobile per esibirlo alla cassa a ogni pagamento: si otterranno tanti biglietti quanti euro spesi (fino a un massimo di mille biglietti virtuali per scontrino). Il codice lotteria è abbinato al codice fiscale ma non consente il tracciamento degli acquisti, al sistema lotteria arrivano solo i dati sugli importi spesi e le modalità di pagamento. I vincitori saranno contattati via Pec o via raccomandata are si dovranno presentare entro 90 giorni per l’identificazione agli uffici dell’agenzia delle dogane e dei monopoli del proprio territorio: successivamente riceveranno un bonifico bancario o postale con la vincita. Passati i tre mesi i premi non si potranno più reclamare e i fondi torneranno all’erario.
Sull’iniziativa, Confcommercio continua ad esprimere una posizione fortemente critica: “La lotteria degli scontrini parte in un momento sbagliato: i costi superano i benefici e i negozi non hanno avuto il tempo per adeguarsi”.
Al 20 dicembre scorso su un 1 miliardo e 4 milioni di registratori telematici installati per la trasmissione telematica dei corrispettivi, solo 700mila erano stati aggiornati per poter far partecipare i consumatori alla lotteria. C’è poi il problema dei costi: per aggiornare i registratori telematici ed acquistare il lettore ottico per la lettura del codice lotteria, un esercente spende in media 300 euro. “Un costo esagerato e inopportuno – sottolinea Confcommercio – in una fase estremamente difficile in cui molti commercianti hanno notevoli difficoltà finanziarie a causa della crisi economica dovuta alla pandemia in corso. Come il cashback, anche la lotteria degli scontrini troverà il tempo che trova. Siamo nell’ingenuità totale se si pensa che contribuirà da sola a combattere l’evasione fiscale. L’evasione fiscale nella vendita al dettaglio è calcolata al 10%. Bisognerebbe occuparsi anche dell’altro 90%”.