Vaccini, Confindustria Toscana nord: “Fondamentale dare un’accelerata”

Il presidente Grossi: “Anche l’economia rischia moltissimo se le dosi tarderanno ad arrivare”
“È fondamentale che vi sia un’accelerazione forte nella campagna vaccinale: ne va della vita delle persone e dell’economia”. Così il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi.
“Serve che i vaccini siano disponibili, e su questo è l’Unione Europea in primo luogo a dover mettere in campo ogni strumento possibile per assicurare le forniture; ma serve anche un’organizzazione forte ed efficiente per la loro somministrazione, e questo è un aspetto che riguarda direttamente l’Italia – spiega Grossi -. Accogliamo con fiducia le rassicurazioni che provengono dal nuovo Governo: l’obiettivo delle 500 mila vaccinazioni al giorno viene presentato come realistico e questa è una buona notizia, che ci auguriamo si traduca il prima possibile in fatti concreti. Anche la nostra associazione è coinvolta nella campagna promossa da Confindustria per la raccolta della disponibilità delle aziende ad ospitare le vaccinazioni direttamente sul posto di lavoro: un’opzione che, quando resa possibile dalla disponibilità di spazi adeguati, è molto interessante”.
“Immunizzare quanto prima le persone è un atto necessario dal punto di vista umano: il bollettino quotidiano dei decessi lascia tutti noi costernati e sgomenti – prosegue Grossi -. Anche l’economia rischia moltissimo se i vaccini tarderanno ad arrivare. Dispiace profondamente, addolora e preoccupa la situazione dei settori che a causa delle restrizioni sono inattivi del tutto o in gran parte: ai colleghi imprenditori e ai lavoratori che si trovano in questa situazione va tutta la mia solidarietà”.
“Ma quello che spesso non si dice è che anche il manifatturiero, il settore che con enorme fatica sta tenendo in piedi l’economia nazionale, senza vaccini rischia di perdere posizioni sui mercati. Già adesso, ma ancor più nell’immediato futuro, riprenderà l’attività commerciale, le fiere, le missioni all’estero; sarà indispensabile esserci, poter cogliere queste occasioni per – conclude Grossi – non perdere posizioni a beneficio di concorrenti esteri. Chi non è vaccinato non solo correrà più rischi, ma potrebbe essere addirittura escluso dalla partecipazione a eventi di questo tipo. Stesse considerazioni per le installazioni e manutenzioni di impianti, che coinvolgono personale tecnico specializzato, e in generale per tutti i tipi di trasferte che coinvolgono i lavoratori e gli stessi imprenditori. Se i nostri concorrenti saranno vaccinati e noi no rischiamo grosso. L’Italia rischia grosso. Potremmo rimanere tagliati fuori dalla ripresa, o perché ci ammaliamo o perché ne veniamo esclusi. Con le vaccinazioni occorre fare presto, molto presto“.