Riapertura saloni del benessere, anche a Confartigianato sostiene la petizione

31 marzo 2021 | 16:21
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Riapertura saloni del benessere, anche a Confartigianato sostiene la petizione

L’associazione mette a disposizione anche due locali per gli imprenditori che decidono di vaccinarsi

Confartigianato al fianco delle aziende di estetica, barbieri e parrucchieri.A livello nazionale, infatti, è stato dato il via ad una iniziativa, per la richiesta di riaprire i saloni del benessere anche in zona rossa. Si tratta di una petizione che gli operatori del settore possono sottoscriverealla pagina di riferimento.

“E’ un’ulteriore azione fatta dalla nostra associazione nei confronti del Governo – spiegano da Confartigianatovolta a far riaprire, anche in zona rossa, queste attività. Inutile dire che la chiusura forzata di questi esercizi, che lavorano adottando protocolli che impongono severe misure anticontagio, è l’ennesima beffa verso questi imprenditori che hanno investito somme, anche cospicue, per acquistare dispositivi di protezione per l’igienizzazione dei locali. Non solo, per limitare il numero delle presenze nei saloni, lavorano solamente su appuntamento. Torniamo a ripetere che l’unica vera misura concreta per limitare i contagi è la vaccinazione – proseguono – Confartigianato imprese Lucca, vaccini permettendo, consapevole delle difficoltà logistiche esistenti, mette a disposizione tre locali, indipendenti da quelli dell’associazione, ove poter vaccinare tutti gli imprenditori che lo desiderano”.

“Siamo infatti sostenitori che la salute è il bene più importante da salvaguardare, ma anche il mantenimento delle attività lavorative è importante non solo per garantire la dignità alle persone, ma anche per assicurare le risorse necessarie ad acquistare l’indispensabile per poter vivere – concludono da Confartigianato – Siamo arrivati ad un punto critico oltre il quale si supera la soglia della ‘comprensione’ da parte di tutti i cittadini a qualunque categoria essi appartengano. Oltre questo limite c’è solo la disobbedienza civile e il non rispetto delle leggi, perché ne va della sopravvivenza stessa delle persone”.