Cala il reddito, le spese si orientano al comparto casa

16 aprile 2021 | 13:13
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Cala il reddito, le spese si orientano al comparto casa

I dati dell’osservatorio Findomestic per la provincia di Lucca. In difficoltà il mercato della mobilità

Il calo del 10,8% dei consumi di beni durevoli in Toscana è l’esito di due dinamiche opposte. Lo rileva l’osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia: alla forte contrazione del mercato della mobilità (auto nuove -16,1%, auto usate -14,9% e motoveicoli -13,2%) fa da contraltare la crescita dei comparti legati alla casa (information technology +31,5%, elettronica di consumo +1,6% e elettrodomestici +0,3%). Risultano in contrazione, infine, sia i mobili (-11,2%) che la telefonia (-5,7%).

“Il mercato dei durevoli in Toscana nel 2020 è slittato a 4,52 miliardi, con una flessione più ampia rispetto alla media nazionale, che si attesta al 10,3% – sottolinea il responsabile dell’osservatorio Findomestic, Claudio Bardazzi – L’andamento dei consumi riflette la trasformazione degli stili di vita innescata dalla pandemia, con una forte accelerazione dei segmenti tech per effetto della digitalizzazione del lavoro e dello studio. Lo scorso anno le famiglie toscane hanno speso in media 2701 euro, quinto risultato alle spalle di Trentino Alto-Adige, Emilia-Romagna, Veneto e Valle d’Aosta. Il reddito pro capite dei toscani ha subito un arretramento del 2,1% scivolando a 21012 euro. La perdita è più marcata rispetto alla media italiana (-1,8%), ma in valore assoluto il reddito per abitante resta superiore al dato nazionale (19415 euro)”.

Bardazzi, inoltre, evidenzia: “A livello provinciale la spesa per i durevoli presenta un calo più intenso a Prato (-13,5%), Livorno (-11,6%) e Lucca (-11,2%), mentre risulta in linea con la media regionale ad Arezzo. Riduzioni meno profonde invece a Pisa, Pistoia (entrambe -10,7%), Firenze (-10,4%), Grosseto (-10,1%), Siena (-10,0%) e Massa Carrara (-9,6%). In termini di spesa media annua destinata ai beni durevoli Pisa, con 2892 euro per famiglia, si colloca al primo posto in Toscana e all’ottavo nella graduatoria di tutte le province dello Stivale. Seguono Prato (2849 euro) che si piazza al dodicesimo posto nel quadro nazionale, e Lucca (2823 euro), quindicesima nella classifica italiana. Più indietro Siena (2791), Pistoia (2764), Arezzo (2702), Firenze (2686), Massa Carrara (2526), Livorno (2509 euro) e Grosseto (2330), che si piazza alla posizione numero 58 fra le 107 province del paese”.

In provincia di Lucca nel 2020 il reddito pro-capite è scivolato a 20100 euro con un decremento del 2,5%. La spesa per beni durevoli delle famiglie lucchesi è stata di 484 milioni (-11,2%), pari a 2.823 euro a famiglia. L’anno scorso sono stati spesi 158 milioni di euro per le auto nuove (-15,8%), 104 milioni per quelle usate (-13,9%) e 14 milioni per i motoveicoli (-9,2%). L’osservatorio Findomestic ha registrato un aumento particolarmente significativo per l’It: +29,4% per 18 milioni totali. Pressoché stabili gli altri segmenti della tecnologia legata all’abitare: +0,5% per l’elettronica di consumo, mercato rappresentato per l’80% dalle tv (16 milioni) e -0,2% per gli elettrodomestici (36 milioni). Pesanti, invece, i cali per i mobili (-12,5%, 100 milioni) e per la telefonia (-7,6%, 39 milioni).