Il Gruppo Celli tra i leader della sostenibilità 2021

29 aprile 2021 | 14:57
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Il Gruppo Celli tra i leader della sostenibilità 2021

L’azienda rientra nella classifica stilata dal ‘Il Sole 24 Ore’

Il Gruppo Celli è tra i leader della sostenibilità 2021. Almeno secondo la classifica realizzata dal Sole 24 Ore, in collaborazione con Statista, che ha comparato le 1500 aziende italiane più responsabili sulla base di tre criteri: ambiente, sociale e governance.

“L’innovazione e la sostenibilità sono da sempre parte integrante del Dna del Gruppo  A.Celli, dei valori che hanno guidato molte delle scelte e delle attività nei quasi 80 anni di storia delle nostre aziende – dicono dal Gruppo -. Gli investimenti fatti in questi anni, sia nella ricerca e sviluppo che nella modernizzazione delle nostre infrastrutture produttive, hanno sempre considerato l’obiettivo del rispetto ambientale e della maggiore efficienza dei processi come primario, al servizio dei nostri clienti e di tutti gli stakeholders. Essere selezionati in Italia tra i leader della sostenibilità 2021 dal prestigioso quotidiano economico-finanziario italiano e dalla rinomata piattaforma tedesca di raccolta dati, ricerche di mercato e indicatori economico-finanziari, certifica il percorso virtuoso che abbiamo intrapreso”.

“Questo riconoscimento ci sprona a continuare ad impegnarci nel percorso della sostenibilità dei prodotti, dei processi e dell’ambito aziendale. Oggi il Gruppo A.Celli vede confermato il proprio impegno nel perseguire la responsabilità sociale del fare impresa, tramite fatti, azioni e risposte concrete, a sostegno di una crescita solida e sostenibile nel tempo – afferma Mauro Celli, membro del Consiglio di amministrazione -. Innovare non significa solo spingere il livello tecnologico ai più alti standard qualitativi ma significa anche configurare l’intero ecosistema A.Celli, per contribuire al benessere e allo sviluppo professionale dei propri collaboratori, per garantire continuità alle generazioni future e per influenzare positivamente la società in cui viviamo”.