Artigiani, Cna Lucca: “Proroga dei contributi Inps? Misura che va incontro ai lavoratori”



Il presidente Giannecchini: “Per i nostri lavoratori autonomi avere un bonus di 3 mila euro non è poco”
“La proroga dei contributi Inps dal 17 maggio al 20 agosto va incontro ai problemi che le nostre imprese artigianali stanno affrontando”. Ne è convinta la Cna di Lucca che attende con fiducia il decreto che determinerà un anno bianco contributivo per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori dell’artigianato, commercio, turismo e servizi, che hanno subito un forte calo di fatturato a causa della pandemia.
“Si tratta di una misura – spiega Andrea Giannecchini, presidente di Cna Lucca – che incontra le nostre richieste di sostegno alle imprese in difficoltà causa Covid-19. Si parla infatti di uno sgravio sui contributi Inps fino a un massimo di tremila euro di cui possono beneficiare coloro che hanno percepito, nel 2019, un reddito sotto i 50 mila euro e le cui attività hanno subito, nel confronto tra 2020 e 2019, un calo di fatturato maggiore del 33%. Una decisione rilevante che dà finalmente applicazione a quanto aveva previsto la scorsa legge di bilancio, accogliendo le richieste di sgravi contributi avanzate con forza e costanza dalla Cna. Quest’anno i lavoratori autonomi dell’artigianato devono versare circa 3800 euro di contributi minimi, oltre a quelli calcolati sul reddito dello scorso anno e avere un bonus di tremila euro non è poco”.
Cna calcola che ad averne i requisiti siano circa il 20% delle imprese lucchesi dell’artigianato e del commercio, considerato che non possono essere agevolati i titolari di pensione diretta e coloro in possesso di redditi da lavoro dipendente.
“I tremila euro di esonero contributivo saranno operativi solo dopo aver presentato domanda entro il 31 luglio e aver ricevuto il via libera dell’Inps – spiega Brunella Bini, direttrice del CafCna di Lucca –. Dobbiamo comunque augurarsi che si raggiunga la totale copertura, visto che i tremila euro sono l’importo massimo di esonero e potrebbero essere rivisti sulla base del monitoraggio delle domande presentate. Ed è una beffa quella di concedere una proroga soltanto a 48 ore della scadenza mettendo in difficoltà le imprese e i professionisti per i tempi della burocrazia. E’ comunque una boccata d’ossigeno sul fronte della liquidità in attesa dei provvedimenti più attesi, in particolare dell’estensione della normativa anche alle imprese con i dipendenti e con volume d’affari sopra i 50mila euro”.