Nuova vita per la Casina degli Amori che ispirò Puccini: l’ha acquistata il Gruppo Sgrò






Nuovo investimento per la riqualificazione di un immobile storico a vocazione turistica dopo lo Spedale dei pellegrini e Villa Gioiosa: “Mecenati? No, imprenditori del bello”
Dallo Spedale dei pellegrini di Santa Maria Forisportam, ex luogo di ricovero per gli orfani, a Villa Gioiosa, entrambi edifici storici di Lucca, alla Casina degli Amori sul Lago di Massaciuccoli, luogo caro al maestro Giacomo Puccini, dove, leggenda narra che il compositore trascorresse i suoi momenti più intimi. Un edificio, questo, su un isolotto a poche centinaia di metri dalle sponde del lago, dimenticato e abbandonato, ma sempre suggestivo.
Sono i tre acquisti immobiliari della Sgrò & Partners, società lucchese del gruppo Sgrò con sede a Viareggio, che ha l’intento di ristrutturarli nell’ambito di un progetto turistico.
Un investimento importante, quello della famiglia Sgrò, preceduto da ricerche storiche sui tre edifici e studi specifici per i lavori di recupero, affidati ad esperti architetti dello studio Rocco e Puccetti. Progetti rivolti al turismo, in un periodo, come quello attuale post pandemia, che fanno ben sperare.
Non solo nuove costruzioni, quindi, ma il recupero dell’immenso patrimonio storico del nostro paese spesso in abbandono.
“Circa sei mesi fa – spiega Carmelo Sgrò – venni invitato a un’escursione in gommone nel lago di Massaciuccoli. Fu la prima volta che visitai via acqua quella zona: un’area che fino ad allora avevo sempre sottovalutato colpevolmente. Durante quella escursione, riuscii a percepire la magia del luogo di cui tanti frequentatori del lago mi avevano parlato. Soltanto dopo aver visitato il lago, guidato da persone innamorate di quei luoghi, ho capito perché il grande maestro Puccini avesse deciso di trasferirsi lì”.
Ed è proprio vedendo la Casina degli Amori, sull’isolotto nel lago, sui cui pendono storie, o leggende, di incontri amorosi di Giacomo Puccini, o un buon ritiro per isolarsi dal mondo, e comporre (il coro muto di Madama Butterfly, dicitur, sarebbe stato composto li), casina che in tempi antecedenti a Giacomo Puccini era utilizzata come Dogana, per controllare le merci trasportate nello specchio lacustre e far pagare i dazi, che Sgrò si è innamorato dell’edificio, ora in totale stato di abbandono.
“Vedendola ho provato un senso di sconforto – spiega – Credevo si trattasse di una proprietà pubblica, invece siamo venuti a sapere che l’intero isolotto con la Casa degli Amori erano di un privato, una importante famiglia di Pisa, e cosi abbiamo concluso l’acquisto”.
In un momento di crisi profonda come questo il recupero di edifici storici può divenire un volano per l’economia. Peccato che, spesso, lo Stato non intervenga, o comunque non possa intervenire su tutti.
“Draghi – precisa Sgrò – ha ricreato il ministero del turismo con portafoglio. In un paese come l’Italia, il ministero del turismo dovrebbe avere il solito peso del ministero dell’economia e delle finanze. Nel concreto lo Stato dovrebbe chiedere aiuto agli investitori privati, controllandoli e vigilando ma dandogli spazio di manovra per fare impresa. Altrimenti, molti edifici, penso soprattutto a quelli di proprietà di piccoli Comuni, rimarranno sempre chiusi e sempre di più abbandonati”.
Poi, come sempre nella nostra Italia, la burocrazia ci mette lo zampino. Ma secondo Sgrò basterebbe copiare quello che fanno all’estero: meno enti, meno regolamenti, maggiori controlli e pene certe e severe per chi trasgredisce.
L’investimento sul lago ha come primo progetto la riqualificazione a scopo turistico. L’acquisto e la ristrutturazione di Villa Gioiosa ha come fine principale quello di trasferire una parte degli uffici di Lucca della società Sgrò, mentre alcune parti al piano terra e del giardino ben si prestano a eventi culturali.
La ristrutturazione del vecchio Spedale ha invece l’unico scopo quello turistico, diventando struttura ricettiva.
Ma è sulla casa sul lago che punta forte il gruppo Sgrò. “Dato l’importante valore storico e di memoria della figura di Giacomo Puccini, stiamo pensando di renderlo aperto al pubblico e fruibile per eventi e manifestazioni – precisa – È probabile inoltre che in alcuni periodi dell’anno sia adibito a uso ricettivo e affittato l’intero piccolissimo isolotto con la Casina: questo perché è importante che la Casina abbia una sua autonomia e indipendenza finanziaria. In merito abbiamo già parlato sia con il sindaco di Viareggio sia con quello di Vecchiano che sono i più vicini geograficamente alla Casina. Entrambi si sono detti entusiasti dell’operazione e interessati anche in ottica delle celebrazioni che ci saranno per il centenario della morte del maestro”.
Un investimento per il nostro turismo, quindi. E la famiglia Sgrò intende contribuire al rilancio del lago di Massaciuccoli, assieme al brand Puccini, terzo compositore più seguito al mondo. La collaborazione con il Festival Pucciniano, visto che la casina è raggiungibile in barca in soli 1o minuti, sarà importante cosi come quella con le varie associazioni attive nell’area lacustre.
La Fondazione Sgrò, inoltre, che opera nei settori della cultura e dell’arte collegata all’acqua si sta muovendo principalmente su due fronti: la valorizzazione della figura della principessa Paolina Bonaparte che è stata la prima armatrice a farsi costruire un’imbarcazione per piacere e divertimento. È anche grazie a lei e al suo amore per il mare che nasce la nautica da diporto nella città di Viareggio e quindi in Italia, sviluppandosi nei decenni sino a farla diventare capitale Mondiale del settore yachting. L’altro fronte è la valorizzazione del lago di Massaciuccoli come luogo simbolo della musica e del rapporto della musica con l’acqua.
Mecenati per il territorio? “No – risponde Carmelo Sgrò – Stiamo semplicemente investendo in oggetti che riteniamo belli e unici, di nostra proprietà”.