Essity, le sigle dichiarano lo stato di agitazione

I sindacati: “Varata una operazione che porterà ad un disimpegno dagli stabilimenti della Lucchesia”
“Abbiamo appreso dopo l’incontro che l’azienda ha effettuato con le sole Rsu degli stabilimenti della provincia di Lucca e di Collodi lo scorso 19 luglio che Essity ha deciso di creare due divisioni del settore tissue, una dedicata alle produzioni con marchio proprio e l’altra alle produzioni del pronto terzi, e che in quest’ultima sarebbero confluiti tutti gli stabilimenti italiani”.
Lo affermano Fabio Graziani della Slc Cgil Lucca, Federico Fontanini della Fistel Cisl Toscana e Massimiliano Bindocci della Uilcom Uil Toscana: “Tale decisione, fin troppo chiara a tutti, evidenzia un percorso di disimpegno di Essity dal nostro territorio, che di fatto opera un declassamento dei nostri stabilimenti e li mette in un progressivo e senza fine percorso di ridimensionamento. Le organizzazioni sindacali, unitamente alle Rsu, respingono in modo totale e assoluto la scelta della multinazionale e si chiede con fermezza che si retroceda da tale decisione. Per questi le organizzazioni sindacali territoriali Cgil Slc, Fistel Cisl e Uilcom Uil insieme alle Rsu degli stabilimenti hanno dichiarato immediatamente: lo stato di mobilitazione e agitazione sindacale, prevedendo il blocco degli straordinari e l’applicazione rigida delle norme contrattuali sul cambio turno, delle procedure di lavoro come determinate dall’azienda e in particolare delle procedure in materia di sicurezza sul lavoro. Inoltre le organizzazioni sindacali, e le Rsu si riservano di decidere tutte le iniziative di carattere sindacale che saranno ritenute necessarie compreso la proclamazione dello sciopero nelle varie forme e temporalità che saranno di volta in volta comunicate anche con il minimo preavviso. La situazione ha imposto anche di coinvolgere le istituzioni locali per le evidente ricadute occupazionali che tale scelta dell’azienda può avere”.