Mercati, agli operatori non professionisti possibili fino a 10 eventi

Cambiano i termini ma l’impianto della normativa resta il medesimo
Da hobbisti a non professionisti e fino a dieci partecipazioni invece delle sei attualmente previste. È questo il cuore della proposta di legge di modifica il codice del mommercio che tuttavia mantiene inalterato l’impianto normativo. L’aggiornamento serve a distinguere tra venditori saltuari, creatori di opere di ingegno e manualità, da operatori che rientrano appieno nelle leggi in materia di commercio, come ha spiegato la presidente della commissione Sviluppo Economico Ilaria Bugetti (Pd).
La proposta è stata approvata a maggioranza con 22 voti a favore e 12 astenuti. Il Consiglio ha respinto tutti gli emendamenti presentati dal portavoce dell’opposizione Marco Landi. Le modifiche riguardavano, in particolare, la possibilità di portare fino a 24 il numero delle partecipazioni alle diverse manifestazioni. Un aumento che a detta della presidente Bugetti “non sarebbe di equilibrio. La misura che indichiamo, quindi dieci partecipazioni, è tollerabile anche per coloro che svolgono questa attività come professionisti”.
L’equilibrio richiamato da Bugetti è stato ripreso anche da Gianni Anselmi: “La proposta di legge in discussione va incontro al settore perché aumenta la possibilità di partecipazione senza intaccare le prerogative dei soggetti del commercio vero e proprio”. La modifica del termine, da hobbisti a non professionisti, “rende più flessibile la norma e si riferisce esattamente al mondo dei creatori, non a svuota cantine o garage” ha spiegato ancora il consigliere.
La proposta di legge in sintesi
Il termine hobbista viene sostituito con “operatori non professionisti” per includere tutte le manifestazioni su area pubblica riservate a chi non è in possesso di titolo abilitativo.
Il numero massimo di manifestazioni alle quali ciascun operatore non professionista può partecipare sale da sei a dieci.
I rinnovi delle concessioni con durata dodecennale per il commercio su area pubblica, intervengono relativamente all’esercizio dell’attività per la quale la concessione era stata a suo tempo rilasciata con l’obiettivo di garantire chiarezza e trasparenza negli atti amministrativi necessari.
Infine, si interviene, sul tema della decadenza del titolo abilitativo per l’attività di commercio su aree pubbliche inserendo anche le fiere, oltre ai mercati, fra le tipologie di manifestazioni sottoposte alla sanzione di decadenza del titolo stesso.