Nuovi appalti per le Lam a Club, allarme di Fit Cisl sul futuro di Ctt Nord

All’orizzonte c’è il rischio sciopero del personale addetto al trasporto pubblico
Per ora sono state avviate le “procedure di raffreddamento” con richiesta di incontro all’azienda e lettera, per conoscenza, al prefetto. Ma all’orizzonte c’è il rischio sciopero del personale addetto al trasporto pubblico. A lanciare l’allarme per la salvaguardia dei livelli occupazionali e del futuro dell’azienda Ctt Nord è Nicola Da San Martino, segretario Fit Cisl Toscana Nord.
“Sulla linea Lam verde che dalla zona delle Tagliate va alla stazione e in centro, un mezzo è passato a Club. Il servizio si stava svolgendo a singhiozzo sempre per il problema dei bus obsoleti, le corse saltavano, e questa è stata la soluzione. Si vocifera – aggiunge Da San Martino – che dal primo settembre tre su 6 Lam rosse – che coprono le tratte da San Vito verso San Concordio e verso Sant’Anna – saranno anch’esse appaltate a Club. E questo perchè ormai tanti mezzi di Ctt Nord sono vecchi, magari con l’aria condizionata guasta o cattivi odori. Purtroppo fino al passaggio ufficiale delle consegne a Autolinee Toscane, che subentrerà con il primo di novembre, dovremo navigare a vista. Ma se continueremo a perdere pezzi in questo modo il rischio è che dell’azienda Ctt Nord restino poco più dei muri”.
La preoccupazione di Da San Martino è quella dei livelli occupazionali. “Con il passaggio di un mezzo della linea verde cittadina a Club perderemo due turni di lavoro, perchè ovviamente Club impiegherà il proprio personale sui propri mezzi. Se si verificasse la situazione fin qui ventilata per la Lam Rossa ne perderemmo altri sei. Si tratta di lavoratori Ctt Nord che per ora verranno impiegati per i servizi a terra, o che saranno messi in ferie. Ma poi?”.
I timori del segretario Fit Cisl Toscana Nord trovano sintesi nella lettera formalizzata questa mattina (23 agosto) per l’avvio delle procedure di raffreddamento. “Sulla carta il passaggio di consegne è perfettamente gestito, ma nella realtà occorre fare un salto di qualità per salvaguardare i livelli occupazionali e il futuro stesso dell’azienda. Se non si ferma l’emorragia con soluzioni mirate, giocoforza legate a doppio filo alla qualità e sicurezza dei mezzi, i rischi sono dietro l’angolo“. E l’utenza, ultimamente, non aiuta: “Anche approfittando delle regole Covid sono sempre meno i passeggeri paganti. Una situazione che non è soltanto lucchese ma su cui deve essere alzata la guardia”.
Nicola Da San Martino sottolinea in previsione anche un’altra situazione non facile da gestire in questo particolare contesto “fluido”: la ripartenza della scuola, che non è più così lontana.