Regolamento taxi, il Tar conferma la sospensione: no alle chiamate dirette ai tassisti

23 settembre 2021 | 16:19
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Regolamento taxi, il Tar conferma la sospensione: no alle chiamate dirette ai tassisti

Dopo l’esito del ricorso Cna Fita Toscana nord: “Non sono stati presi però provvedimenti sulle altre previsioni contestate”

No alle chiamate dirette ai tassisti. Dopo il ricorso presentato da Cna Fita Toscana con un gruppo di imprese di Ncc di Lucca e Firenze il Tar ha infatti confermato la sospensione del nuovo regolamento comunale per l’esercizio dei servizi taxi e noleggio con conducente del Comune di Lucca, in attesa della trattazione nel merito prevista per febbraio 2022.

“In particolare, le disposizioni che consentono ai tassisti di ricevere chiamate dirette e dunque di dirigersi a un’utenza specifica anche con l’utilizzo di tutti canali che ritenga opportuni al fine di acquisire le corse, senza limitazioni e vincoli imposti dal Comune e dagli organismiche erogano il servizio di radiotaxi – spiega Fita Toscana -. Si tratta di disposizioni che, ponendosi in chiara violazione della legge quadro 21/92 che regola il settore del trasporto pubblico non di linea e che identifica come ‘indifferenziata’ l’utenza di riferimento dei taxi,  distorcono la concorrenza concedendo un vantaggio competitivo ai taxi a discapito degli Ncc. Non sono stati tuttavia presi provvedimenti sulle altre previsioni contestate nel ricorso: il divieto di sosta assoluto degli Ncc, incompatibile con le esigenze proprie del lavoro e la decisione dell’amministrazione di Lucca di contribuire, anche con incentivi finanziari, ad azioni di promozione e innovazione del solo servizio taxi, sottendendo ulteriormente una disparità di trattamento tra taxi e Ncc”.