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Perini Navi, va deserta l’asta. Cgil: “No a capitani di ventura, la Regione faccia da garante”

29 settembre 2021 | 19:15
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Perini Navi, va deserta l’asta. Cgil: “No a capitani di ventura, la Regione faccia da garante”

Il sindacato auspica concretezza e attenzione ai lavoratori dell’azienda nautica

L’asta per Perini Navi, in programma per domani (30 settembre), non ci sarà. Nessun soggetto, infatti, ha lasciato il deposito cautelare di 10 milioni per poter partecipare, come informa la Fiom Cgil di Lucca.

“Questo il quadro della situazione – spiega Nicola Riva, segretario del sindacato responsabile per la zona della Versilia – che vede un ulteriore rinvio per l’assegnazione, vendita di Perini Navi di Viareggio e La Spezia, una realtà simbolo per la nautica della Versilia che però, probabilmente per un prezzo ancora troppo elevato, stenta a trovare l’interesse di un acquirente”.

“Che sarebbero potuti essere questi gli esiti – prosegue Riva – lo avevamo in parte inteso già nei giorni scorsi per la prudenza e la serietà della curatela. Infatti, la richiesta di una proroga della cassa integrazione che abbiamo ricevuto oggi (29 settembre) è maggiormente necessaria, proprio per poter garantire i lavoratori in attesa della finalizzazione della prossima asta, che auspichiamo avvenga sempre in tempi celeri a un valore aziendale che tenga conto fino in fondo non solo della condizione debitoria cumulata, ma anche delle risorse necessarie per chi comprerà per riavviare un cantiere fermo da circa due anni“.

“In tal senso – aggiunge Riva – vorremmo che la Regione Toscana fosse nuovamente presente ai tavoli che si succederanno per garantire formalmente che chi assumerà le attività di Perini Navi lo farà insieme alle concessioni demaniali e con tutte le garanzie dal punto di vista occupazionale ed industriale del caso. Non ci possiamo permettere capitani di ventura senza risorse, caratteristiche e capacità industriali; purtroppo il passato recente ce l’ha insegnato e dobbiamo evitare il ripetersi di errori che ricadono poi sulla collettività locale, sui lavoratori e sulle imprese operanti nell’indotto aziendale”.