Crescono le imprese lucchesi: 2218 iscrizioni in più rispetto al 2020

25 gennaio 2022 | 12:56
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Crescono le imprese lucchesi: 2218 iscrizioni in più rispetto al 2020

Una ripresa che però è ancora al disotto dei valori pre-pandemia

Si è registrata una ripresa, nel corso del 2021, da parte del tessuto imprenditoriale lucchese anche se si tratta ancora di un recupero parziale rispetto ai livelli precedenti la pandemia.

È quanto emerge dall’analisi dei dati del Registro delle imprese della Camera di Commercio di Lucca che evidenzia come nel corso dell’anno appena trascorso la nascita di nuove attività imprenditoriali abbia ritrovato slancio con 2218 nuove iscrizioni, l’8,7% in più rispetto al 2020, ma ancora sotto di circa 200 unità rispetto ai valori prepandemia.

Le cancellazioni dai registri camerali hanno invece toccato il minimo storico, con 1680 cessazioni nei dodici mesi, come risultato anche delle diverse misure di sostegno all’attività d’impresa e di sospensione delle situazioni di crisi. Una andamento che però dovrà essere monitorato nel medio periodo. In virtù di questi andamenti, il tasso di crescita è risultato pari al +1,3%, superiore a quello toscano (+1,0%) e poco al disotto del nazionale (+1,4%).

È aumentato anche il numero delle imprese attive in provincia di Lucca, risalite a quota 36507 (sui livelli del 2017) per 416 unità attive in più (+1,2%) rispetto a fine 2020. Le imprese artigiane hanno contenuto il calo in ‘sole’ 57 imprese (-0,5%), portandosi a quota 11011 unità attive a fine anno, con l’incidenza del comparto artigiano sul tessuto imprenditoriale operativo scesa al 30,2%.

“Malgrado il perdurare della pandemia, la voglia di fare impresa in provincia di Lucca resta immutata, e la crescita rilevata nell’anno è il segnale della volontà degli imprenditori di ripartire – ha commentato Giorgio Bartoli, commissario straordinario della Camera di Commercio di Lucca-. La Camera di commercio non farà mancare il proprio contributo per aiutare gli imprenditori a crescere e aumentare la propria competitività”.

È proseguita la crescita delle società di capitale (8909 imprese attive a fine dicembre; +382 unità nell’anno), mentre le società di persone hanno rilevato un’ulteriore contrazione (6419 imprese; -39 unità); in lieve aumento anche le imprese individuali (20319; +66) e le altre forme (cooperative, consorzi) salite a 860 unità (+7).

L’andamento settoriale evidenzia come nel corso del 2021 il recupero del tessuto imprenditoriale abbia interessato tutti i macro-comparti di attività. Le imprese operanti nei servizi (+320 unità; +1,4%) e nelle costruzioni (+64; +1,0%) hanno fatto segnare i maggiori incrementi, grazie alla ripresa delle attività in precedenza maggiormente interessate dai lockdown e agli incentivi legati all’ecobonus, seguite dall’agricoltura (+14 imprese; +0,6%) e dal settore industriale (+9; +0,2%).

All’interno dei servizi, il commercio e la riparazione di autoveicoli e motocicli ha recuperato 64 attività (+0,7%) portandosi a quota 9292 imprese attive a fine dicembre grazie alla crescita degli intermediari del commercio, mentre le attività di alloggio e ristorazione (3543 unità) sono salite di 50 imprese (+1,4%) per l’incremento delle attività di ristorazione. In aumento anche il complesso delle attività immobiliari (+3,7%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,4%), il noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+1,2%), le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+2,5%), i servizi di informazione e comunicazione (+4,7%), l’istruzione (+4,4%) e la sanità e assistenza sociale (+4,7%). Hanno mostrato invece una lieve diminuzione le imprese operanti nelle altre attività dei servizi e nelle attività finanziarie e assicurative (-0,5% per entrambi i settori), e nel trasporto e magazzinaggio (-1,1%). In aumento anche le imprese femminili (+1,3%) e quelle a guida straniera (+3,1%).

Il tessuto imprenditoriale è risultato più dinamico in Versilia, dove la crescita ha toccato il +1,5% (+238 imprese), e nella Piana di Lucca (+1,1%; +174 unità); l’area della Valle del Serchio (Media Valle e Garfagnana) ha comunque tenuto (+0,1%; +4 imprese).