Poste Italiane, Cgil lancia la mobilitazione: “Le nuove assunzioni? Sono aria fritta”

20 aprile 2022 | 15:46
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Poste Italiane, Cgil lancia la mobilitazione: “Le nuove assunzioni? Sono aria fritta”

Proclamato lo sciopero dello straordinario dal 27 aprile al 27 maggio in tutti i settori e una giornata di protesta per il 23 maggio

“Aria fritta”. Così la Slc Cgil della Toscana commenta l’annuncio di nuove assunzioni da parte di Poste Italiane, finita sotto il mirino del sindacato per la più volte denunciata carenza di personale, e proclama uno sciopero dello straordinario dal 27 aprile al 27 maggio in tutti i settori e una mobilitazione per l’intera giornata del 23 maggio.

Poste Italiane, nel 2022 105 nuove assunzioni in Toscana

“Riteniamo sia bene precisare che i dati pubblicati da noi relativi alla carenza sulla sportelleria pubblicati tenevano conto degli ingressi che vengono ora ricordati – precisa il sindacato -. Abbiamo evidenziato come ci fossero almeno 125 sportellisti in meno, carenza sottostimata perché l’Azienda ci nega il dato degli esodati usciti fino ad oggi. Nel recapito, nonostante le entrate, in Toscana rimane una carenza di 101 portalettere, più la carenza negli stabilimenti, 104 unità al Cs di Firenze e 32 unita al Ci di Pisa e nei servizi digitali. Contestiamo anche l’affermazione che le assunzioni siano destinate a crescere nel prossimo triennio. Ci smentiscano dicendo quante e quando verranno fatte”.

“Le risposte fornite da Poste Italiane non mettono affatto in mora i numeri da noi forniti, li rafforzano, in sostanza certificano che le nostre rivendicazioni sono più che giuste e che i lavoratori e le lavoratrici postali stanno lavorando in una condizione di grave disagio per un vera ed effettiva carenza di personale – conclude il sindacato -. Per questo motivo come Slc Cgil della Toscana area servizi postali abbiamo proclamato lo sciopero dello straordinario dal 27 aprile al 27 maggio in tutti i settori, inoltre abbiamo proclamato una giornata di sciopero per l’intera giornata del 23 maggio. Ci scusiamo per i disagi che creeremo alla popolazione ma è un battaglio per garantire la qualità del servizio erogato da Poste Italiane, qualità negata dalla attuale carenza di personale”.