Sistema Ambiente, nel 2023 ritiro ingombranti ogni 15 giorni



Ok il piano finanziario: risultati stabili nonostante l’aumento dei costi dovuti alla pandemia
Un piano finanziario con un risultato di 20 milioni e 629mila euro per l’annualità in corso, stabile rispetto all’anno precedente. E’ questo uno dei dati principali emersi dall’analisi del Pef, relativo alla gestione dei rifiuti urbani. La presentazione dei nuovi parametri e l’approvazione delle annualità 2021-2025 sono stati al centro della Commissione congiunta politiche di bilancio e sviluppo di oggi (22 aprile). Un buon risultato, a fronte anche l’incremento dei costi, dovuti alla pandemia, con lo stanziamento di risorse per le agevolazioni tariffario. Nonostante questo, grazie anche ad un contributo di Arera, nel 2023 sarà incrementata la raccolta di ingombranti per le utenze domestiche, che saranno ritirati con cadenza quindicinale.
A presentarlo è l’assessora Valentina Simi: “Con le decisioni prese nel 2017, si sono assegnate le funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani e assimilati, all’autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente, Arera – spiega -. Questo, al fine di migliorare il sistema di regolazione del ciclo di rifiuti e assicurare livelli di qualità del servizio sull’intero territorio nazionale. Sono stati quindi attribuiti ad Arera queste funzioni, che riguardano tra l’altro anche il metodo tariffario, secondo un principio importante, che ‘chi inquina paga’. A seguito di ciò, Arera ha adottato nel 2019, la definizione dei criteri di riconoscimento dei costi del servizio, dopo sono arrivate le delibere del 2020, contenenti disposizioni che troveranno attuazione dal 2021 nel Pef, perché ha introdotto un nuovo metodo tariffario, ed è questo che ha cambiato le carte in tavola. Di fatto, ad oggi, l’amministrazione comunale fa una sorta di ratifica del Pef, perché oggi avviene la predisposizione del piano economico finanziario di Sistema Ambiente, la validazione dell’ente territorialmente competente, individuato con Toscana costa e l’approvazione da parte di Arera. Inoltre, al metodo tariffario Mtr, siamo passati al metodo tariffario Mtr2, fino al 2025.Arera ha approvato il nostro Pef del 2021 e questo è una buona notizia, perché al 99 per cento vuol dire che non avremmo problemi per le annualità successive. Sulla base dei numeri approvati dal Pef che passano in Consiglio, tutti i costi efficienti devono essere ripartiti nella tariffa, mentre per quanto riguarda il regolamento abbiamo soltanto degli adeguamenti normativi”.
“Il Pef di quest’anno è in linea rispetto all’annualità precedente con un risultato di 20 milioni e 629 mila euro di quest’anno e un risultato di 20 milioni e 606 mila euro per l’anno precedente – dichiara Laura Tambellini di Sistema Ambiente -. Questo va messo in evidenza, perché il calcolo del 2022 è fatto sulla base dei costi del bilancio 2020, che è il primo anno di forte crisi dovuta alla pandemia. I costi e i servizi si erano ridotti e c’era una riduzione sul costo del personale, per aver fatto ricorso alla cassa integrazione, abbiamo sostenuto costi per più di 200 mila euro per la sanificazione. Questi costi si sono poi protratti anche nel 2021, che è l’anno che sarà poi la base per la Pef 2023. A questo proposito volevo fare una puntualizzazione che il comune di Lucca tramite il fondo spese proprie del bilancio, ha elargito un contributo di 180 mila euro che ha quasi coperto interamente le spese in più, per cui non ricadranno nel Pef 2023”.
“La Pef di quest’anno è calcolata sui costi del 2020 – prosegue Laura Tambellini -, gli unici valori previsionali che ci è permesso di inserire in più da Arera nell’Mtr2, sono i Coi, i costi incrementativi per l’aumento del perimetro di raccolta e l’incremento di qualità del servizio, che entrambi erano stati inseriti nella Pef del 2020. Si tratta: per l’aumento della qualità del servizio, la differenziazione tra multimateriale e vetro partita a luglio 2020 e l’aumento del perimetro dello stanziamento meccanizzato che interessa i quartieri limitrofi e il centro storico. Oltre a questi costi, denominati Coi, sono stati inseriti da Arera circa 167 mila euro per avviare nel 2023 un incremento del servizio di raccolta ingombrante per le utenze domestiche, che dovrebbe avvenire con cadenza quindicinale e andrebbe ad eliminare quella limitazione in cui il cittadino poteva esporre gli ingombranti nel limite di tre pezzi all’anno. Si tratta quindi di un servizio aggiuntivo”.