Causa al governo per il lockdown, anche Tni Lucca al presidio sotto al tribunale di Roma

10 maggio 2022 | 16:57
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Causa al governo per il lockdown, anche Tni Lucca al presidio sotto al tribunale di Roma

Fabio Gentili: “Ci dimenticano, ma noi non dimentichiamo”

Nuova iniziativa di protesta di Tni Italia. Una delegazione del sindacato che rappresenta le imprese della ristorazione e ricettività è tornata stamani (10 maggio) a Roma per un presidio sotto il tribunale civile, in via Giulio Cesare, in concomitanza con l’udienza della causa contro il governo Conte. Il ricorso è stato presentato a febbraio da un centinaio di aziende della ristorazione per i danni causati dal lockdown e dai dpcm.

“La causa va avanti. La prossima udienza è fissata il 6 dicembre per la precisazione delle conclusioni”, ha detto al termine dell’udienza l’avvocato Fabio Cappelletti, che porta avanti il ricorso insieme al collega Gaetano Viciconte.

Ha partecipato alla protesta il presidente di Tni Italia Lucca, Fabio Gentili. “Non ci arrendiamo. In due anni di restrizioni abbiamo avuto ristori solo dal 3 al 5 per cento del fatturato. Non è stata prorogata la cassa Covid, né il credito d’imposta sugli affitti. Siamo stati lasciati fuori dai 200 milioni di contributi a fondo perduto previsti dal Sostegni ter. Il codice Ateco che ammette le aziende della ristorazione è stato ‘dimenticato’. Durante il governo Conte eravamo inessenziali, per il governo Draghi siamo inesistenti. Ci dimenticano – afferma Gentile – ma noi non dimentichiamo. Chiediamo al governo un intervento d’urgenza per ripianare questa discrepanza e questa assoluta sperequazione tra settori”.