Essity, i lavoratori incrociano le braccia: “Impossibile fidarsi dell’azienda”

Nei prossimi giorni sarà aperto un tavolo con la Regione. La proprietà: “Il piano industriale 2022-2025 è confermato”
I lavoratori e le lavoratrici degli stabilimenti lucchesi del gruppo Essity sono tornati a scioperare. Questa mattina (13 maggio) al presidio indetto dai sindacati Slc Cgil e Fistel Cisl era presente anche il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari mentre a breve si aprirà un tavolo con la Regione.
“La vertenza riguardante l’ennesima riorganizzazione sta andando avanti da luglio dello scorso anno, quando l’azienda ha annunciato di voler creare una divisione dedicata esclusivamente alla realizzazione di prodotti Private label (prodotti a marchio privato, che portano lo stesso nome della catena di supermercati in cui sono venduti), accorpando altrove le produzioni Brand (come i ben noti fazzoletti Tempo) – spiegano le organizzazioni sindacali -. Dopo mesi di tensioni e di discussioni improduttive, finalmente era stato consegnato, all’inizio
dell’anno, un piano industriale che, modificando alcuni punti, rispetto all’annuncio originale, si rivelava, comunque, lacunoso e non faceva chiarezza sui livelli occupazionali e sui volumi che si sarebbero mantenuti. Da lì, la discussione fatta è stata molto faticosa, a causa di una evidente reticenza da parte aziendale ad aprire al confronto vero e serio sul piano industriale stesso”.
“Quello che risulta, ancora oggi, è che il personale, complessivamente, subirà un ridimensionamento e i contratti a termine, una parte dei quali avrebbe dovuto essere stabilizzato, in linea con quanto previsto da un precedente piano di investimenti molto importanti fatti sul sito di Altopascio, non hanno prospettive all’interno del nuovo piano industriale. A poco valgono gli annunci per nuove assunzioni fatte circolare a mezzo stampa, quando si hanno i numeri che l’azienda ci ha messo a disposizione – proseguono i sindacati -. I volumi sono in calo e tutta una catena di prodotti, Ho.re.ca. (hotel, ristosanti, bar, ecc.), prodotti personalizzati dedicati al settore dell’industria alberghiera e della ristorazione, non si sa bene che fine facciano; manca, inoltre, lavoro per garantire la piena occupazione nelle cartiere. Abbiamo assistito anche all’intervento di uno dei massimi vertici aziendali a smentire che il piano non si sarebbe potuto discutere, a dare la disponibilità per il rilascio delle informazioni necessarie e per la firma di un accordo che formalizzasse in maniera chiara sul testo che Essity si impegnava a
garantire, per la durata del piano, i volumi necessari al mantenimento degli attuali livelli occupazionali”.
“Tutto questo ci è stato successivamente smentito e negato con la presentazione di un accordo ‘prendere o lasciare’ – dicono ancora -. Non è possibile accettare un simile atteggiamento ed è irrispettoso andare a chiedere ai lavoratori e alle lavoratrici di fidarsi dell’azienda, quando non si è disposti a scrivere e firmare ciò che è stato dichiarato apertamente al tavolo sindacale. È una vicenda, questa, che riguarda anche il territorio e il modo con il quale le aziende ci stanno e operano, utilizzando ciò che esso mette a disposizione in termini di risorse e possibilità. È per questo che siamo tornati anche a chiedere l’interessamento delle istituzioni, che si sono messe nuovamente
a disposizione. Oggi, a manifestazione di questa disponibilità è intervenuto al presidio dei lavoratori il sindaco di Porcari e a giorni si terrà un tavolo con la partecipazione anche della Regione”.
Non si fa attendere la replica dell’azienda: “Il piano industriale 2022-2025 è confermato – si legge in una nota – pur in una situazione di forte incertezza dei mercati in particolare a causa del conflitto in Ucraina e delle conseguenze del post emergenza Covid. Essity ha più volte condiviso con tutti i propri interlocutori, inclusi organizzazioni sindacali e altri stakeholder locali, una previsione di volumi per i vari stabilimenti in Italia. Allo stato attuale ha tenuto fede a tutti gli impegni presi e infatti i volumi sono stati confermati nell’arco di quattro anni a ulteriore testimonianza della rilevanza del progetto private label per l’azienda”.
“La divisione consumer tissue private label è stata creata allo scopo di cogliere le opportunità di crescita nel mercato dei marchi commerciali. Annunciata a luglio 2021, ne fanno parte gli stabilimenti Essity di Porcari (Lucca) e Collodi (Pistoia). Confermata anche la predisposizione delle nuove linee di converting in uno stabilimento di Lucca. Sulla base della situazione attuale il fabbisogno di personale di fabbrica indicato nel piano industriale è previsto in crescita”.