Sistema Ambiente e Reti Ambiente, la Corte dei Conti chiede chiarimenti: “Agiscono in contemporanea e con lo stesso oggetto sociale”

18 maggio 2022 | 14:46
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Sistema Ambiente e Reti Ambiente, la Corte dei Conti chiede chiarimenti: “Agiscono in contemporanea e con lo stesso oggetto sociale”

La società che gestisce i rifiuti nel territorio comunale è in salvaguardia fino al 2029, la magistratura contabile vuole conoscere le motivazioni specifiche nella prossima relazione tecnica

Relazione di fine mandato dell’amministrazione comunale guidata da Tambellini alla Corte dei Conti, la magistratura contabile chiede motivazioni specifiche, nella prossima relazione che a questo punto sarà redatta dal nuovo sindaco e dalla nuova amministrazione che vincerà le prossime elezioni, sulla mancata aggregazione di Sistema Ambiente e Reti Ambiente.

Le due società sono entrambe a partecipazione comunale, seppur in modo diverso, e per i giudici svolgono dal 2021, analoghe funzioni, e le motivazioni contenute nella relazione del Comune, però, sono state ritenute carenti e quindi la corte dei Conti nella delibera, che comprende anche molte altre questioni, ha chiesto chiarimenti e motivazioni molto più specifiche sul punto.

Si legge infatti un passaggio chiaro e lapidario della delibera della corte dei Conti: “L’assenza della relazione tecnica non consentiva di  comprendere l’iter logico-argomentativo seguito dal Comune di Lucca nel concludere in ordine  all’insussistenza della necessità di aggregazione tra i due soggetti”. Sistema Ambiente nasce nel 1999 a seguito della trasformazione dell’azienda speciale Amit ai sensi dell’articolo 17, comma 51 e seguenti della legge127/1997. L’attività di Sistema Ambiente consiste nell’espletamento dei servizi di igiene urbana svolti su tutto il territorio del Comune di Lucca; oltre alla raccolta di rifiuti si occupa inoltre di spazzamento stradale, disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, e svolgerà tali servizi in salvaguardia fino al 2029, la scadenza trentennale del mandato. Ma nel 2021 diventa attiva anche Reti Ambiente, con le medesime funzioni e soprattutto, che è il gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti nel perimetro dell’Ambito Territoriale Ottimale (Ato) Toscana Costa e, per dimensioni economico finanziarie e bacino d’utenza, è il secondo operatore della Toscana e sesto in Italia nel settore dell’igiene ambientale. Si tratta di una società per azioni a totale capitale pubblico, partecipata da cento Comuni delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara. Costituita nel 2011 nell’ottica del ridisegno del servizio di gestione dei rifiuti urbani nell’ambito dell’Ato Toscana Costa, “è il veicolo per favorire la transizione verso una gestione integrata dei servizi nell’area di riferimento, in coerenza con quanto definito nell’ambito della legge regionale toscana 69 del 2011”. Nel 2029 tutto passerà comunque in mano proprio a Reti Ambiente e da qui le richieste di precisazione della corte dei Conti.

La delibera della corte dei Conti

Scrivono i giudici in delibera: “Sul punto (nota protocollata numero 41093/2022), il Comune ha rappresentato che “l’affidamento del servizio di  raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani è in salvaguardia fino al 2029 in quanto il socio privato nel 1999 è stato individuato con una modalità di gara assimilabile ad una gara a doppio oggetto, avente durata  trentennale. Al termine della salvaguardia il servizio di igiene ambientale rientrerà a pieno titolo nell’ambito delle competenze dell’Ato Toscana Costa e verrà quindi attribuito, anche nel territorio del Comune di  Lucca, a Retiambiente Spa. In sede di controdeduzioni finali, l’ente comunale ha altresì richiamato quanto già esposto nel piano di  revisione, scheda 03.02 riferita a Sistema Ambiente. Preso atto delle controdeduzioni rese e considerate anche le precisazioni fornite dall’ente con  riguardo alla società Reti Ambiente, il collegio ritiene che le attività delle due  società, delineate all’articolo 4 dello statuto, per Sistema Ambiente e all’articolo 3 dello Statuto, per  Reti Ambiente, presentino un contenuto analogo. Tuttavia, deve constatarsi che Reti Ambiente alla data del 31 dicembre 2019, annualità presa in considerazione nel piano in esame, risultava ancora inattiva. Pertanto, la situazione di potenziale sovrapposizione di oggetti sociali non ha ancora avuto concreta manifestazione attraverso l’operatività delle gestioni societarie. Ciò posto, questa sezione constata che, invece a far data dall’1 gennaio 2021, Reti Ambiente  ha iniziato a dare attuazione  all’oggetto sociale, avviando la relativa attività. Al contempo, però, come precisato dall’ente, pur in presenza del nuovo gestore unico, Sistema Ambiente continuerà ad operare in salvaguardia fino al 2029. Questa Corte ritiene pertanto che, nella prossima rilevazione annuale, l’ente dovrà motivare analiticamente gli esiti delle valutazioni effettuate anche in merito alle citate condizioni, attesa l’analogia degli oggetti sociali, emersa dalle disposizioni statutarie e alla luce della considerazione che, a far data dall’1 gennaio 2021, le due società svolgono un’attività analoga. Il collegio rammenta altresì che la motivazione delle determinazioni assunte riveste un ruolo di preminente centralità nell’ambito delle attività in capo all’ente socio; pertanto, ribadisce la necessità di esporre in modo analitico, nella prossima rilevazione annuale, le  motivazioni alla base delle decisioni assunte con particolare riguardo all’indispensabilità della stessa per il conseguimento delle finalità istituzionali”.

La parola passa ora alla nuova amministrazione comunale di Lucca, cioè quella che uscirà vincitrice dalle urne, che dovrà rispondere alle domande poste dalla corte dei Conti anche su questo specifico punto.