Era-Mec replica a Fiom: “Massima chiarezza coi lavoratori, già ritirato lo stato di agitazione”

L’azienda lucchese al segretario regionale: “La società non ha mai impedito un confronto con il sindacato”
“Massima chiarezza coi lavoratori, hanno già ritirato stato di agitazione”. Così Era-Mec engineering di Lucca risponde a Fiom Cgil che ieri (11 luglio), per voce del segretario regionale Massimo Braccini, aveva denunciato un presunto comportamento “antisindacale” dell’azienda.
“La società – spiegano da Era-Mec – si è sempre comportata in modo corretto con i propri lavoratori, non ha mai impedito od ostacolato le attività sindacali né un confronto con qualsivoglia sigla sindacale. Di più: non ha mancato di spiegare ai lavoratori gli istituti contrattuali, in modo chiaro e trasparente, previsti dal Ccnl Conflavoro Pmi metalmeccanico industria proposto loro dall’azienda come nuovo contratto collettivo. Un contratto peraltro migliorativo rispetto all’attuale a firma Cgil e non soltanto dal punto di vista retributivo”.
“Questi chiarimenti sono avvenuti lo scorso 4 luglio nella sede di Conflavoro Pmi Lucca, incontro al quale erano presenti Rsu e Rsa di Era-Mec: difatti il confronto era stato annunciato lo scorso 30 giugno mediante comunicazione affissa sulla bacheca aziendale. Il dialogo, come sempre, si è rivelato proficuo tant’è che i lavoratori in assemblea hanno deciso l’8 luglio di ritirare lo stato di agitazione di cui parla Braccini nelle sue dichiarazioni, a partire dall’11 luglio. Pertanto il segretario Fiom non si è assolutamente informato di quel che davvero accade in azienda. La chiarezza e la trasparenza – conclude Era-Mec – sono fondamentali per districarsi nella complessità delle attuali normative e chi spiega ai propri dipendenti le condizioni di lavoro non può essere ritenuto colpevole di qualcosa, come ci accusa la Fiom Cgil addirittura minacciando azioni legali senza fondamento. Oltretutto, lo ribadiamo, la società non ha mai impedito un confronto con il sindacato e anzi è sempre stata disponibile al dialogo con tutte le sigle”.