Filiera della carta, Fiom: “Estendere la contrattazione a tutti i lavoratori”

Il segretario regionale Braccini: “Da tempo notiamo elementi di concorrenza tra le aziende del meccanocartario nella zona di Lucca”
Estendere la contrattazione a tutti i lavoratori della filiera della carta. A chiederlo è Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana.
“L’industria delle macchine per carta rappresenta per Lucca e le zone limitrofe un’importante settore produttivo e occupazionale – spiega Braccini -. In questo fazzoletto di terra abbiamo tra le industrie più importanti al mondo, dove vengono prodotte macchine di ogni genere: dall’ondulato, tessuto non tessuto, trasformazione della carta tissue, svolgitori, goffratori, confezionamento, ribobinatrici, raccoglitori, piegatrici, asciugatrici, impianti e macchine per la fabbricazione della carta per usi igienico ed industriale, linee di trasformazione automatizzate per il settore dei tessuti-carta”.
“L’industria del tissue ha attraversato diversi anni ricchi di eventi e cambiamenti. Anche in questo settore, come in tutta Europa, ovviamente vi sono aumenti dei costi dell’energia e della cellulosa, e sempre più è diventato importante ridurre le distanze di trasporto e la sicurezza dell’approvvigionamento – prosegue Braccini -. Con l’avvento della pandemia, la digitalizzazione, i sistemi automatizzati e di controllo da remoto hanno fatto passi da gigante. La competitività sull’innovazione e la digitalizzazione delle linee di produzione sono aumentate, in molte aziende l’occupazione è cresciuta, ma si nota che si assume più nei reparti impiegatizi, mentre la produzione viene per la gran parte svolta da ditte in appalto. Siamo di nuovo di fronte ad una riorganizzazione dei cicli produttivi e se le imprese vogliono che sia fondata sulla sostenibilità sociale e sui rapporti affidabili con i fornitori, bisogna che venga estesa la contrattazione a tutti i lavoratori facenti parte, a vario titolo, della stessa filiera produttiva.
“Il contesto territoriale mantiene ancora specifiche peculiarità di sistema, non facilmente riproducibili altrove. Tuttavia, se vogliamo consolidare ulteriormente il settore, oltre ai necessari investimenti, bisogna creare ulteriori nuove professionalità e competenze tecnologiche – dice ancora Braccini -. Da tempo notiamo elementi di concorrenza tra le aziende del meccanocartario nella zona di Lucca. Il perdurare di questo andamento, se non viene trovato un’ equilibrio, in una fase cosi delicata, può comportare dei rischi per alcune imprese. Siamo accompagnati da un sistema internazionale di riorganizzazioni e fusioni tra grandi gruppi, tra chi ha importanti carichi di lavoro e flessioni. Riteniamo opportuno analizzare la condizione di questo settore industriale, in un rapporto più stretto con i lavoratori e l’università, in modo da contribuire al mantenimento dei suoi fattori di radicamento territoriale, a salvaguardia del patrimonio professionale, occupazionale e industriale”.