Economia lucchese, bene il manifatturiero e il mercato del lavoro ma calano i consumi

21 novembre 2022 | 18:11
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Economia lucchese, bene il manifatturiero e il mercato del lavoro ma calano i consumi

Il punto parziale di Banca d’Italia nell’aggiornamento congiunturale

Il manifatturiero prosegue a sostenere l’economia lucchese: il punto parziale di Banca d’Italia sull’economia regionale e locale.

Dopo la sostenuta ripresa dello scorso anno seguita alla pandemia, nella prima parte del 2022 l’attività economica in Toscana ha continuato a crescere, sebbene con segnali di rallentamento dovuti al consistente aumento dei costi energetici, ascrivibile allo scoppio del conflitto in Ucraina, e al persistere delle strozzature sulle catene di approvvigionamento. Questo l’incipit dell’aggiornamento congiunturale pubblicato da Bankitalia nei giorni scorsi sull’economia della Toscana.

I dati si riferiscono quindi al terzo e penultimo trimestre dell’anno in corso. Per quanto riguarda Lucca e la produzione, secondo il sondaggio congiunturale a inizio autunno su un campione di imprese industriali con almeno 20 addetti, nei primi tre trimestri dell’anno il 58 per cento delle aziende ha aumentato il fatturato rispetto allo stesso periodo del 2021, a fronte di un decimo che lo ha ridotto.

“In base alla rilevazione condotta da Confindustria Toscana nord su un campione di imprese manifatturiere delle province di Lucca, Pistoia e Prato (quasi un quarto del valore aggiunto regionale), nel complesso la produzione è aumentata, rispetto agli analoghi periodi dello scorso anno, del 6,1 per cento nel primo trimestre e del 3,7 nel secondo – si legge nel dossier -. Ma la spesa per investimenti rimarrebbe contenuta: il saldo tra le previsioni di aumento e quelle di riduzione è nullo”.

Per il report, inoltre, in lucchesia sarebbero in aumento i depositi bancari e gli i titoli a custodia, mentre sarebbero in lieve diminuzioni i prestiti. A testimonianza di una grande prudenza anche negli investimenti. Il titolo a custodia, che è il più gettonato in Lucchesia, è un contratto con il quale la banca custodisce e/o amministra, per conto del cliente, strumenti finanziari e titoli in genere, cartacei o dematerializzati (azioni, obbligazioni, titoli di Stato, quote di fondi comuni di investimento, ecc.). Bene anche l’immobiliare.

“Le costruzioni e il mercato immobiliare crescono – prosegue il report di Bankitalia -. Nel primo semestre dell’anno, nonostante le criticità relative alla disponibilità e al rincaro dei materiali, l’attività nel comparto edile ha continuato a crescere. Le compravendite di abitazioni, dopo il forte aumento del 2021, hanno continuato a salire (13 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), evidenze desunte dagli annunci presenti sulle piattaforme digitali mostrano segnali di rallentamento del mercato nei mesi estivi. La dinamica positiva ha riguardato anche gli immobili non residenziali”.

L’economia regionale

Buone notizie in generale in Toscana per il mercato del lavoro. Scrive Bankitalia: “Rispetto alla prima metà dello scorso anno, il tasso di occupazione è salito di 3,5 punti percentuali, al 67,8 per cento. Al forte aumento degli occupati si è accompagnata una riduzione delle persone in cerca di occupazione (-16,5 per cento); il tasso di disoccupazione è quindi calato al 6,7 (8,4 in Italia). Nel complesso, le forze di lavoro sono cresciute a un ritmo più che doppio rispetto alla media nazionale (3,8 per cento, contro 1,6), portando il tasso di attività al 72,8. Le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni (Cig) e l’utilizzo dei fondi di solidarietà (Fds) nei primi nove mesi dell’anno in corso sono diminuiti di circa l’86 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tornando a livelli simili a quelli pre-pandemici”.

Capitolo tutto negativo invece per le famiglie e i consumi in tutta la regione. Conclude il dossier: “Nella prima parte dell’anno, in un contesto ancora favorevole, i consumi delle famiglie hanno continuato a crescere. Nei primi mesi del 2022, per effetto dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, il clima di fiducia dei consumatori del Centro è tuttavia fortemente peggiorato, in linea con l’andamento nazionale. L’indebolimento delle aspettative economiche è confermato dalle previsioni di Svimez, elaborate in estate, secondo cui i consumi delle famiglie toscane dovrebbero rallentare nell’anno in corso rispetto a quello precedente, risentendo soprattutto del rialzo dei prezzi”.

I dati definitivi per capire come è andata l’economia regionale nell’anno che sta per finire saranno pubblicati da Bankitalia non prima dell’anno nuovo. I segnali al momento sono positivi da un lato e molto preoccupanti da altri, dipenderà anche dalle scelte prossime del Governo e dell’Ue e soprattutto dal conflitto in Ucraina.