Economia circolare, Assocarta: “La direttiva imballaggi rischia di vanificare i risultati”

25 novembre 2022 | 15:08
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Economia circolare, Assocarta: “La direttiva imballaggi rischia di vanificare i risultati”

Il direttore generale Massimo Medugno: “Molte aziende cartarie hanno fatto richiesta di finanziamenti nell’ambito dei progetti faro carta e cartone”

Massimo Medugno direttore generale Assocarta è intervenuto oggi all’Eco-Forum sull’economia circolare della Regione Toscana organizzato da Legambiente alle Manifatture digitali cinema.

Il comparto cartario Made in Italy con un fatturato di circa 8 miliardi di euro è parte di una filiera che rappresenta l’1,4% del pil con circa 25 miliardi di euro generati dal settore carta stampa e produttori di macchine da stampa ed ha quale materia prima la carta da riciclare. Il nostro Paese si posiziona, infatti, al secondo posto in Europa – dopo la Germania – sia per produzione che per utilizzo di carta da riciclare, tanto che ogni minuto il comparto ricicla 12 tonnellate di carta. Nel 2021 sono state riciclate 6 milioni di tonnellate di carta (+800 mila tonnellate rispetto al 2020).

“Nella Regione Toscana risiede il distretto cartario più importate d’Europa che rappresenta quasi il 30% della produzione di carta Made in Italy proveniente per lo più da carta da riciclare portata a nuova vita in impianti che funzionano prevalentemente a gas naturale. Il gas è infatti parte della transizione ecologica che vede il nostro settore fortemente impegnato sul fronte di un mix energetico fatto anche di biometano e comunità energetiche – afferma Medugno -. Oltre all’ormai noto problema strutturale del costo energetico come Assocarta stiamo lavorando sulla direttiva imballaggi, la cui proposta di modifica avvantaggiando il riuso degli imballaggi vanificherebbe tutti gli investimenti fatti dalle nostre imprese per raggiungere perfomances ambientali di economia circolare riconosciuti anche nell’ambito del Pnrr. Molte aziende cartarie hanno fatto richiesta di finanziamenti nell’ambito dei progetti faro carta e cartone proprio per fronteggiare questa congiuntura storico-economica dimostrando una resilienza che andrebbe considerata dalla Ue. L’economia circolare e il riciclo sono un’importante leva di sviluppo; sinergica e inclusiva, senza barriere all’access .se non quella della riciclabilità”.