Manifatturiero, nel terzo trimestre continua il trend positivo: Lucca segna +2,2% rispetto al 2021

In provincia crescono alimentare, nautica chimica-plastica e metallurgia. Segno meno per carta e cartotecnica e moda. L’analisi di Confindustria Toscana nord
Continua anche nel terzo trimestre 2022 la serie positiva della produzione manifatturiera di Lucca, Pistoia e Prato, iniziata ad aprile-giugno 2021 con la prima impennata del recupero dopo la fase più acuta della pandemia.
È quanto emerge dalle rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord: l’incremento complessivo a +2,5% rispetto al terzo trimestre 2021 è particolarmente significativo nel confronto col dato italiano che è, sia pur di poco (-0,6%), in territorio negativo. A generare questo buon risultato, sempre secondo lo studio, contribuisce in maniera decisiva il settore moda con +4,9%; ancora migliori, ma su volumi complessivi di produzione nettamente più contenuti, i risultati dell’alimentare, a quota +7,6%.
Netto segno positivo anche per i mezzi di trasporto (+4,7%, che includono la nautica a quota +7,6%), la chimica-plastica (+4%), la metallurgia (+3,6%) e, in misura limitata, la produzione di macchine (+0,4%). Segno meno invece per il mobile (-4%), le lavorazioni non metallifere (lapideo, vetro, materiali da costruzione, che segnano complessivamente -1,7%) e il cartario (-1,5%). In definitiva per il manifatturiero di Lucca, Pistoia e Prato la media indice destagionalizzato della produzione dei 9 mesi gennaio-settembre 2022 sullo stesso periodo del 2019 (quindi l’ultimo corrispondente pre-pandemia) segna -2,6%.
“Per l’area complessiva di riferimento della nostra associazione i risultati del terzo trimestre 2022 sono stati forse superiori alle aspettative – commenta il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini -. Un dato che non può che farci piacere ma che comunque non autorizza visioni troppo ottimistiche. Nelle nostre rilevazioni chiediamo anche una previsione per la produzione del trimestre successivo e questa volta la prevalenza del segno meno è stata netta. I fattori che hanno ispirato queste risposte sono intuibili: oltre alle specificità di alcuni importanti settori presenti nel nostro territorio, soprattutto problemi generali quali la perdurante incertezza sul piano geopolitico, le tensioni ancora alte sui costi energetici, l’inflazione che comprime i consumi, l’aumento dei tassi di interesse. I prossimi mesi non saranno facili, ne siamo consapevoli; bene comunque che il manifatturiero di Lucca, Pistoia e Prato possa affrontarli da una posizione di relativa forza”.
“I risultati di Lucca nella produzione manifatturiera del terzo trimestre 2022 possono dirsi buoni – aggiunge il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti -. Il confronto con lo stesso periodo del 2021 segna +2,2%, dato che si colloca coerentemente in una sequenza che per Lucca ha registrato una relativa stabilità anche durante le fasi più acute della pandemia. La prestazione di gran lunga più positiva è quella dell’alimentare, che segna +17,9%; molto buoni i risultati anche della nautica con +7,6%, della chimica-plastica con +5,8% e della metallurgia con +5,2%. Positiva la produzione di macchine (+2,2%) e sostanzialmente stabile il lapideo (-0,1%). Il segno meno invece si riscontra sulla carta e cartotecnica (-2,8%) e sulla moda (-2,2%). Sui risultati del settore cartario giocano un ruolo fondamentale i costi energetici: le aziende hanno cercato di conservare una ragionevole marginalità anche, inevitabilmente, attraverso un incremento dei prezzi di vendita, che a sua volta ha determinato una lieve frenata del mercato. Da questa dinamica, complessivamente di una certa efficacia ai fini degli equilibri dei conti aziendali, è scaturita la contrazione dei volumi registrata dalla rilevazione del nostro Centro studi. Qualche timore in più sussiste – ma andrà poi misurato a fine periodo – per il trimestre in corso e per i primi mesi del 2023, che potrebbero segnare ulteriori incrementi del prezzo del gas”.