Prosegue la mobilitazione Uilnord in vista dello sciopero generale contro la legge di bilancio

6 dicembre 2022 | 12:39
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Prosegue la mobilitazione Uilnord in vista dello sciopero generale contro la legge di bilancio

Martedì (13 dicembre) in programma un coordinamento di tutte le Rsu del sindacato della provincia di Lucca preparatorio al 16 dicembre. Borghini e Bindocci: “La manovra penalizza lavoratori, pensionati e i cittadini più deboli”

Prosegue la mobilitazione della Uilnord Toscana Lucca e Massa Carrara contro la legge di bilancio dopo l’incontro promosso dal sindacato sul tema del fisco e delle pensioni, che ha visto la partecipazione del segretario nazionale Domenico Proietti.

Martedì (13 dicembre) è quindi in programma un coordinamento di tutte le Rsu della Uil della provincia di Lucca, in preparazione dello sciopero generale del 16 dicembre fatto per questi argomenti insieme alla Cgil.

Scatta un altro sciopero generale in Toscana contro la legge di bilancio

“La manovra fatta dal governo penalizza fortemente lavoratori, pensionati e i cittadini più deboli – spiegano Franco Borghini segretario generale e Massimiliano Bindocci segretario Uilnord Toscana -. Avevamo chiesto, per sostenere i redditi un taglio del cuneo fiscale, la detassazione delle tredicesime, degli aumenti contrattuali e degli accordi di secondo livello. Su queste e su altre richieste la legge di bilancio non offre risposte. L’aumento dei voucher a 10mila euro e l’allargamento della platea dei prestatori sono un fatto gravissimo che precarizza i rapporti di lavoro, penalizzando i giovani e riducendo tutele e diritti. La legge di bilancio contiene anche molte altre scelte sbagliate: l’estensione della flat tax fino a 85mila euro per alcuni, l’ennesimo condono fiscale, l’aumento del tetto all’utilizzo del contante e così via”.

“È poi gravissima la scelta di depotenziare la tassa sugli extra profitti, facendo un regalo di circa 10 miliardi a chi si è arricchito e riducendo la platea delle aziende a cui si applica, da 11mila a 7mila. Insomma sembra che si premi chi evade a scapito di pensionati e dipendenti che pagano tutto. Anche sulle pensioni il giudizio è negativo -Borghini e Bindocci incalzano -. Riteniamo iniquo il blocco della rivalutazione per le pensioni, quota 103 risponde in minima parte alle legittime aspettative dei lavoratori e si peggiora anche ‘opzione donna’. La nostra proposta resta quota 41, ed allargare la platea degli usuranti. Gli interventi a sostegno delle aziende ci sono, ma non sono legati a condizioni di buona e stabile occupazione, né al rispetto dei contratti, il rischio è di foraggiare le imprese pirata”.

Mancano nella legge di bilancio le risorse per investimenti nella scuola, nella ricerca, nelle infrastrutture e nella sanità, che sono settori strategici per lo sviluppo del Paese. Abbiamo scioperato contro il Governo Draghi – concludono i due sindacalisti – e non possiamo fare sconti a nessuno. Pertanto invitiamo tutte i lavoratori, pensionati e cittadini ad informarsi ed aderire alle iniziative di mobilitazione perché ci stanno derubando del futuro ed anche del presente”.