“Niente bonus alla Essity per Natale”, esplode la protesta

20 dicembre 2022 | 15:55
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“Niente bonus alla Essity per Natale”, esplode la protesta

I sindacati: “Viene fatta circolare la voce che non saranno erogati benefit perché non c’è accordo sull’integrativo: l’azienda non può farlo”

“Niente buoni alla Essity per Natale”, esplode la polemica. A dirlo sono le segreterie Slc Cgil e Fistel Cisl.

“I diversi Decreti Aiuti introdotti dai governi che si sono succeduti hanno dato alle aziende la possibilità di erogare un benefit sotto forma di bonus, stante il periodo estremamente complicato per l’innalzamento del caro vita, legato al caro energia e ad un’inflazione che ha superato il 12%, per dare una mano ai lavoratori e alle loro famiglie – ricordano le sigle -. Molte le aziende del distretto cartario/cartotecnico che hanno deciso di erogarli, mettendo a disposizione somme che, nello spirito della normativa, costituiscono un aiuto, un sostegno aggiuntivo a quello che normalmente già si percepisce. Quindi in più, rispetto ai trattamenti previsti anche dagli accordi sindacali interni. Non così alla Essity, dove viene fatta circolare la voce, a livello aziendale, che i benefit non ci sono, perché non è stata chiusa ancora la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale”.

“L’azienda – tuonano i sindacati – non può appropriarsi di questo strumento per pagare il contratto integrativo né, tantomeno, per condizionarne la trattativa e la sua chiusura. Il Governo non ha predisposto questo strumento per simili operazioni. Sarebbe una scorrettezza nei confronti dei lavoratori. È dagli inizi di ottobre che le segreterie sindacali nazionali hanno chiesto a tutti i gruppi cartai di erogare bonus ai dipendenti, in linea con quanto stabilito dalla legge. Essity si è distinta per non aver risposto. E ora viene messa in giro questa voce”.

“L’azienda – concludono le sigle – tanto più in quanto rivendica di essere un gruppo di eccellenza e di avere un codice etico che la guida nelle scelte, dovrebbe sentirsi chiamata a fare un gesto concreto, per dimostrare che non ci sono equivoci e dare una mano ai propri dipendenti non ha niente a che fare con le normali contrapposizioni che si possono verificare sul piano negoziale”.