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Parrucchieri e saloni di bellezza: “Abusivismo oltre il 27 per cento”

21 dicembre 2022 | 17:45
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Parrucchieri e saloni di bellezza: “Abusivismo oltre il 27 per cento”

La presidente degli acconciatori: “Fenomeno preoccupante”

Dai dati diffusi dall’ufficio studi di Confartigianato in questi giorni emerge che uno dei settori economici che presenta difficoltà nel riprendersi dalla crisi pandemica ed energetica è quello dei servizi alle persone, anche a causa della concorrenza delle attività irregolari con una quota che arriva al 27,6%.

Un fenomeno preoccupante quello dell’abusivismo che coinvolge particolarmente, in questo periodo vicino alle festività, i parrucchieri e le attività di estetica.

I saloni che operano nel rispetto delle regole, sia dal punto di vista della formazione obbligatoria del personale, sia per quanto riguarda i requisiti igienico-sanitari dei locali e i prodotti e gli strumenti utilizzati, si trovano a sostenere alti costi. Questo a causa dei lavori che hanno sostenuto per l’adeguamento alle norme anti Covid 19, ai rincari di energia e dei prezzi delle forniture.

Jacqueline Jessica Porroni, presidente degli acconciatori di Confartigianato Imprese Toscana descrive nel dettaglio le problematiche del settore: “È un fenomeno davvero preoccupante quello dell’abusivismo con cui le attività regolari devono fare i conti tutti i giorni. Oggi è difficile trovare personale qualificato e anche da formare. Le scuole di formazione accreditate dalla Regione riferiscono dati positivi sul numero di acconciatori diplomati con qualifica. Ma questi acconciatori poi non sappiamo che fine fanno”.

Per la presidente: “La concorrenza sleale più pericolosa per il pubblico è quella dei saloni con prezzi sottosoglia, che usano prodotti non conformi alle normative dell’Unione Europea, con norme igieniche scadenti e personale non adeguatamente formato. Poi ci sono gli acconciatori abusivi free lance che si spostano di casa in casa e sono più difficili da individuare per le autorità. I controlli contro gli abusivi dovrebbero essere svolti con continuità su tutto il territorio, non solo su segnalazione del cliente ma è essenziale che le persone scelgano attività in regola per tutelare la propria salute”.