Vertenza Essity, Uilcom Uil ribalta le carte: “Cgil e Cisl concludano l’accordo integrativo”

21 dicembre 2022 | 17:18
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Vertenza Essity, Uilcom Uil ribalta le carte: “Cgil e Cisl concludano l’accordo integrativo”

Il segretario Massimiliano Bindocci interviene sulla polemica innescata dai due sindacati sui bonus natalizi: “Benefit già confermati dall’azienda nell’incontro con la rsu di Collodi”

Smentite dai vertici aziendali Essity le ‘voci’ su una possibile negazione del bonus natalizio da 500 euro ai dipendenti – denunciata ieri (20 dicembre) da Slc Cgil e Fistel Cisl -, a cambiare le carte in tavola è oggi il segretario della Uilcom Uil Toscana Massimiliano Bindocci, che entra nel merito di quanto avvenuto nei singoli impianti di Altopascio, Porcari e Collodi.

È proprio in quest’ultimo che, stando a quanto riportato dal sindacato, proprio ieri, prima dell’allarme lanciato dalle altre due sigle, nel corso di un incontro con la rsu di sito l’azienda avrebbe ribadito la volontà di confermare il bonus – già previsto da novembre – ed estenderlo a tutti i lavoratori di tutti gli stabilimenti.

“Niente bonus alla Essity per Natale”, esplode la protesta

“Abbiamo letto non senza sorpresa quanto detto da Slc Cgil e Fistel Cisl territoriali sulla vertenza Essity – spiega Bindocci -. La sorpresa c’è stata, ma perché la verità è tutta un’altra cosa. È vero infatti che Essity, aveva già confermato l’intenzione di erogare 500 euro a tutto il personale dei quattro impianti toscani, parlando proprio ieri – prima che uscissero le dichiarazioni dei sindacati – alle rsu delle tre sigle sindacali di Collodi. Riteniamo invero che l’azienda avrebbe potuto dare di più, ma certamente il clima ha condizionato la scelta aziendale. Quindi il bonus verrà dato a tutti per il 2022 nella misura di 500 euro, come sapevamo già“.

Essity, confermato il bonus natalizio di 500 euro per i lavoratori

E qui il rovescio della medaglia. La rabbia dei lavoratori, specie dello stabilimento di Altopascio, secondo quanto denunciato dal segretario Uilcom Uil, non sarebbe quindi rivolta ai vertici aziendali, ma piuttosto alle segreterie di categoria di Cgil e Cisl, tacciate di non voler concludere l’accordo integrativo.

“I lavoratori Essity di Altopascio (lo stabilimento più grande del gruppo in Toscana) sono davvero arrabbiati, ma contro le segreterie di categoria di Cgil e Cisl, che per motivi imperscrutabili non vogliono da circa un anno concludere l’accordo integrativo – prosegue Bindocci -. Infatti i lavoratori hanno votato a stragrande maggioranza a favore dell’ipotesi di accordo presentata dalla maggioranza della rsu di Altopascio, accordo non approvato dalle segreterie sindacali di Fistel Cisl e Slc Cgil. Vogliamo esprimere il nostro sostegno a quelle rsu perché hanno deciso di ascoltare la maggioranza dei lavoratori e non i diktat delle segreterie”.

Situazione che sembrerebbe replicarsi anche nei due stabilimenti di Porcari, dove la proposta aziendale non sarebbe ancora arrivata a votazione.

“Nei due stabilimenti di Porcari non si riesce invece nemmeno a votare la proposta aziendale – prosegue Bindocci -. L’accordo sul premio che si discute e che è stato votato ad Altopascio, ricalca quello fatto nello stabilimento di Collodi, e si tratta del premio di risultato più alto che c’è nel settore de tissue – 2650 euro – oltre ad alcuni miglioramenti sulle polifunzionalità, sebbene ci siano alcune cose da definire. La contrarietà di Slc Cgil e Fistel Cisl c’è forse perché si vedono proporre un accordo nato a Collodi e non viceversa, ma dovrebbero chiedersi perché. Adesso se non si firma un accordo si rischia di far perdere ai lavoratori di Porcari e Altopascio diverse centinaia di euro, oltre ad aver perso l’aumento del buono pasto per un anno, visto che a Collodi, l’aumento è avvenuto un anno fa”.

Ora per i lavoratori di Altopascio in coerenza con il referendum conviene chiudere l’accordo, che sicuramente presenta margini di miglioramento, per non perdere soldi e diritti, senza rinunciare aziendalmente a definire meglio le cose – conclude Bindocci -. Negli altri due stabilimenti di Porcari riteniamo che vadano fatte le assemblee unitarie con il voto, per sapere cosa vuole il personale, e se prevalesse la scelta di non firmare, occorrerà riprendere la trattativa per chiudere l’accordo in tempi brevi. Le bugie hanno le gambe corte, soprattutto se si confonde la lotta di classe, con il desiderio di fare i primi della classe”.

A conferma di quanto affermato dal segretario Uilcom Uil c’è la lettera inviata dall’operation director Lucca e Collodi ai dipendenti, nella quale, oltre a informare i lavoratori sull’erogazione del bonus da 500 euro (200 di benzina e 300 per multiprodotto), si ribadisce la condivisione di intenti tra dipendenti e vertici aziendali.

“Questa decisione (di erogare i benefits ndr) è stata presa per premiare le molte persone di buona volontà, nonostante la mancata firma dell’accordo integrativo di secondo livello e la forte opposizione dei sindacati nell’ascoltare la proposta dell’azienda presso l’Associazione Industriali lo scorso 24 novembre – si legge -. Inoltre proprio ieri si è tenuta a Collodi la riunione con la rsu di sito per informarli preventivamente della decisione. L’elargizione di tale bonus è stata supportata anche dall’ottimo dialogo instaurato con la rsu di Collodi, che ha contribuito alla decisione di estendere il bonus per tutti i siti”.