Baldini (Lega): “L’audizione dei sindaci della Piana in Regione certifica il flop dello stop ai caminetti accesi”

11 gennaio 2023 | 15:46
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Baldini (Lega): “L’audizione dei sindaci della Piana in Regione certifica il flop dello stop ai caminetti accesi”

Il consigliere regionale: “Coro di critiche al provvedimento, inattuabili i controlli da parte dei Comuni“

“Come immaginavamo la decisione della Regione in merito al non utilizzo dei camini è stato un clamoroso autogol, certificato oggi in commissione ambiente dall’audizione dei sindaci della Piana lucchese. Un coro unanime di critiche e la totale indisponibilità a diventare, da parte dei primi cittadini, una sorta di “sceriffi” chiamati a controllare il modus operandi dei propri cittadini”. Lo afferma Massimiliano Baldini,consigliere regionale della Lega.

“Visto che, sia in termini di risorse, sia in termini giuridici e tecnici, sarebbe di fatto impossibile esercitare i controlli con i vigili urbani – rileva Baldini – Occorre, sul tema, investire e snellire le procedure, non certo togliere fondi e non imputare in modo eccessivamente rilevante la causa dell’atavico inquinamento dell’area ai camini. Del resto, di fronte a bandi eccessivamente burocratici ed al fatto che i costi debbano essere anticipati dalle famiglie, non meraviglia se le domande siano pressoché nulle. Insomma quanto imposto dall’ente regionale è stato, lo ribadiamo, giustamente osteggiato da chi amministra le varie realtà locali”.

“Anche perché – dice il consigliere regionale – la previsione di una rivalsa della Regione a carico dei Comuni per eventuali sanzioni da parte dell’Europa, addirittura anche in forma di compensazione su contributi regionali non più erogati, non rappresenta certamente lo spirito adeguata ad una situazione che per trovare soluzione necessita di un percorso unitario fra enti e comunità. Ci auguriamo, dunque che quanto dichiarato dai sindaci venga preso in debita considerazione da chi di dovere (in primis dall’assessore Monni, peraltro assente) e che l’odierna convocazione per parlare della questione non sia stato solo, dunque, un mero atto dovuto”.