Autostrade, proseguono gli scioperi dei lavoratori Salt

I sindacati: “Andremo avanti fino a quando non saranno ripristinate le più elementari regole delle relazioni sindacal, tali da poter garantire che i diritti economici, normativi e sindacali siano assicurati anche nella nuova concessione”
Proseguiranno ancora gli scioperi delle singole stazioni autostradali iniziati lo scorso agosto. I lavoratori Salt sono infatti preoccupati per la situazione delineatasi a ridosso dell’accorpamento della concessione A12 (Salt.) con la la concessione A10 (Adf).
“Itinera, azienda del Gruppo Gavio aggiudicataria di questa nuova concessione, ha costituito la Società di Progetto Concessioni del Tirreno subentrata nell’aggiudicazione a Itinera; intanto però il bilancio di Itinera del 2021 non risulta essere stato approvato dal Cda poiché presenta un buco ufficiale di€ 102.900.555,00 – affermano preoccupate le segreterie Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Sla Cisal -. D’altra parte i lavoratori ricordano che la vittoria di Itinera per la gestione della nuova concessione, è stata ottenuto grazie al forte ribasso del 30% dell’offerta, per cui è nelle cose che l’intento del Gruppo sia quello di ‘scaricarlo’ sul costo del lavoro con la desertificazione dei caselli. Un altro fatto preoccupante è rappresentato dalla vicenda che ha visto protagonista l’attuale Ad dell’autostrada AdF S.p.A. Bernardo Magri, da molti indicato come futuro ad della nuova concessione”.
“Le preoccupazioni dei lavoratori sono suffragate anche dal ritardo nell’attuazione di quanto previsto dall’accordo del 11 ottobre 2022 tra il Gruppo Gavio e le 0rganizzazioni sindacali nazionali, relativamente al passaggio delle due concessioni nella Società di progetto concessioni del Tirreno, lì ipotizzato per il 31 dicembre 2022, mentre attualmente voci di corridoio lo farebbero slittare di mesi – proseguono -. Una ulteriore apprensione dei lavoratori Salt viene dalla ‘latitanza’ della dirigenza che non sembra avere operatività sui vari problemi aperti in azienda, non ultimo il contratto integrativo scaduto da due anni; sembra infatti che sia presente nel Gruppo la volontà di svuotare il tronco Ligure Toscano dei centri decisionali necessari a risolvere le problematiche aziendali e dunque spostare il baricentro della nuova “Concessioni del Tirreno’ a Imperia. Questa volontà di ‘mettere in un angolo’ il tronco Salt nella nuova concessione è una sensazione che le organizzazioni sindacali hanno già sperimentato alla fine di ottobre 2020”.
“Su tali scenari sarà sicuramente necessario interessare tutte le autorità politiche del territorio, visto il forte impatto che potrebbe provocare lo spostamento del baricentro della Salt dalla regione Toscana ad altro luogo – concludono i sindacati -. In questo situazione molto complessa che vede da mesi la dirigenza del Gruppo dettare atteggiamenti palesemente volti a annullare ogni spazio di contrattazione, gli scioperi delle singole stazioni, iniziati ad agosto 2022, continueranno a provocare notevoli perdite, ciò almeno fino a quando non saranno ripristinate le più elementari regole delle relazioni sindacali, tali da poter garantire che i diritti economici, normativi e sindacali dei lavoratori Salt siano assicurati anche nella nuova concessione”.