Essity, Cgil e Cisl non vanno al tavolo delle trattative. L’azienda: “Atteggiamento ostile”

20 gennaio 2023 | 09:56
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Essity, Cgil e Cisl non vanno al tavolo delle trattative. L’azienda: “Atteggiamento ostile”

Solo la Uilcom presente, il segretario regionale Bindocci: “Una situazione che va a scapito dei lavoratori”. Anche Confindustria all’attacco: “Non condividiamo questo modo di fare”

E’ in stallo la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro a Essity. I sindacati Cgil e Cisl hanno infatti disertato la riunione di ieri (19 gennaio) convocata a Confindustria. Per l’azienda si tratta di una “ostinata opposizione di Cgil e Cisl Lucca, che è sfociata persino nel rifiuto a sedersi al tavolo di confronto convocato, di fatto interrompendo il dialogo tra le parti”. Al tavolo era presente Uilcom, che con il segretario regionale Massimiliano Bindocci, afferma: “Questa situazione rischia di andare a scapito dei lavoratori”.

“Essity ha trovato un accordo a Collodi già nel 2022 – afferma l’azienda -, mentre il contratto con i lavoratori di Lucca è scaduto da dicembre 2019″.

“L’atteggiamento delle organizzazioni sindacali è inaccettabile e danneggia innanzitutto i lavoratori – sostiene Claudio Fumasoni, operations director private label di Essity Italia-. È un dato di fatto che un accordo con piena soddisfazione delle parti è stato trovato a Collodi, mentre a Lucca ed Altopascio questo non è stato ancora possibile per una continua e perniciosa non disponibilità al confronto delle organizzazioni sindacali. Si tratta di una situazione gravissima, che non permette di affrontare in modo adeguato le importanti sfide che ci attendono, promuovendo purtroppo un clima generale di precarietà.”

Viene ribadita dall’azienda “un’assoluta convergenza di visione delle funzioni manageriali sia della divisione private label che dei prodotti a Brand, come in diverse altre situazioni del recente passato che hanno permesso il supporto ai lavoratori attraverso iniziative quali la distribuzione del bonus natalizio di 500 euro, pianificato da Essity con largo anticipo. Con l’abbandono della trattativa, le organizzazioni sindacali hanno reso inattuabile un confronto che è doveroso e a questo punto necessario”.

Per Massimiliano Bindocci, segretario regionale di Uilcom, è necessario uscire dall’impasse: “Ormai – afferma – la trattativa per il rinnovo del contratto aziendale in Essity si è incancrenita su questioni personali, e questa situazione rischi di andare a discapito dei lavoratori. A Lucca nel gruppo Essity non ci sarà quindi l’aumento del premio e non aumenta il buono pasto. La differenza con Collodi sarà di circa 400 eruo. Ieri effettivamente all’incontro previsto presso l’Associazione Industriali Cgil e Cisl non sono venute. A Fistel Cisl e Slc Cgil dico che non è serio disertare gli incontri sul premio, e praticare la divisione sindacale, ma non è la cosa più assurda successa in questi mesi. È giusto chiedere che l’azienda faccia di più in particolare sulle erogazioni, perché 150 euro annui sono pochi, ma non si fa non venendo ai tavoli. L’azienda deve poi avere il coraggio di venire a firmare con le Rsu di Altopascio le ipotesi di accordo votate dai lavoratori. Temiamo però che questa situazione possa accelerare la divisione degli stabilimenti Lucca 1 e Lucca 2 dal resto del gruppo Essity, penalizzando questi stabilimenti ed i lavoratori. Come Uilcom abbiamo mostrato senso di responsabilità insieme alle Rsu di Collodi ed alcune Rsu di Altopascio, andando agli incontri e trovando soluzioni. Invitiamo tutti a fare altrettanto confidando che la serietà andrà di moda”.

Confindustria Toscana Nord condivide la contrarietà e il rammarico espressi dalla Essity “riguardo all’atteggiamento delle organizzazioni sindacali Fistel Cisl e Slc Cgil di Lucca nella vicenda della contrattazione aziendale di secondo livello”.

“La nostra associazione – si spiega in una nota – è impegnata accanto all’azienda da giugno 2021 nel tentativo di giungere alla sottoscrizione dell’accordo relativo anche al premio di risultato, nell’interesse generale dell’azienda e specifico dei lavoratori, peraltro nel contesto di un piano industriale di sviluppo e, quindi, caratterizzato da forti investimenti. L’atteggiamento non costruttivo della controparte sindacale ha avuto come conseguenza che dopo oltre un anno e mezzo non si è ancora giunti all’obiettivo”.

“Si registra anzi – prosegue Confindustria – un deterioramento delle relazioni, giunto fino all’annuncio da parte di Slc Cgil e Fistel Cisl Lucca di non voler nemmeno partecipare all’incontro che l’azienda, nostro tramite, aveva confermato per la giornata di ieri. L’incontro si proponeva lo scopo di addivenire alla conclusione della trattativa, dopo ben 19 incontri a Confindustria Toscana Nord, anche alla luce del lavoro produttivo che era stato svolto a livello aziendale con le relative rappresentanze sindacali aziendali. Confindustria Toscana Nord ritiene che la linea del non-dialogo e della rottura a ogni costo non faccia l’interesse di nessuno e in nessuna situazione. Ma ancor più incomprensibile ed inaccettabile risulta l’atteggiamento sindacale nell’ambito di un confronto su un premio di risultato che nella misura proposta dall’azienda è il più alto del comparto (tissue) in cui opera, ragion per cui sul sito di Collodi (Pistoia) l’intesa è già stata raggiunta da tempo, peraltro sempre con Slc Cgil e Fistel Cisl oltre che con la Uilcom Uil. Nel caso di Essity siamo di fronte a un’azienda di profilo internazionale che è fra i principali operatori mondiali del suo settore e che rappresenta un’eccellenza riconosciuta; un’azienda che ha investito e investe costantemente nel territorio lucchese portando lavoro e ricchezza; un’azienda, quindi, che meriterebbe da parte delle organizzazioni sindacali di Lucca sopra citate un atteggiamento più responsabile e orientato ai risultati di quello che con amarezza e disappunto ci troviamo costretti a registrare”.