Codice della crisi e dell’insolvenza, l’esperto spiega le novità

13 febbraio 2023 | 19:35
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Codice della crisi e dell’insolvenza, l’esperto spiega le novità

A Lucca il referente della società Revilaw srl è Nicola Strappaghetti: “L’imprenditore deve istituire adeguati assetti amministrativi, organizzativi e contabili in funzione della rilevazione tempestiva della perdita aziendale”

Con il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza l’organo di controllo delle imprese ne esce maggiormente responsabilizzato, sono così nate nuove realtà anche in regione e in Lucchesia per coadiuvare gli imprenditori nel nuovo corso.

A luglio dello scorso anno, infatti, è entrato in vigore il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza che ha sostituito la precedente legge fallimentare, con l’obiettivo di far emergere tempestivamente le situazioni di crisi. E’ nata quindi una rete di professionisti in Toscana per aiutare gli imprenditori a districarsi con le nuove modalità. A Lucca il referente della società Revilaw srl, che ha riunito i migliori commercialisti del settore, è Nicola Strappaghetti, revisore legale e curatore fallimentare da oltre 32 anni, con studio in città, che collabora anche con altri studi nazionali ed internazionali, e in base all’esperienza maturata sul campo spiega di cosa si tratta.

Strappaghetti, e la rete di cui fa parte, grazie alle competenze acquisite crede molto nell’esercizio della sua professione mediante l’utilizzo di network moderni che permettano la collaborazione e la condivisione di strutture e risorse, soprattutto su materie così complesse e specialistiche, come la crisi d’impresa e la revisione legale, e le nuove regole. “In particolare – afferma Strappaghetti – le nuove norme prevedono che l’imprenditore che operi in forma collettiva o societaria, deve istituire adeguati assetti amministrativi, organizzativi e contabili in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa e della perdita della continuità aziendale, e di attivarsi senza indugio per l’assunzione di idonee iniziative”. L’organo amministrativo ha l’obbligo di istituire i detti assetti organizzativi, amministrativi e contabili ma è l’organo di vigilanza e di controllo che deve verificane l’istituzione, l’adeguatezza e l’effettivo ed efficace funzionamento operativo. La nomina dell’organo di controllo è di particolare attualità ed interessa soprattutto le società a responsabilità limitata che approveranno il prossimo bilancio riferito all’esercizio 2022.

“Infatti – prosegue – le società a responsabilità limitata che hanno superato per due esercizi consecutivi (nel caso del bilancio 2022 gli esercizi a cui fare riferimento sono il 2021 e il 2022) almeno uno dei seguenti parametri: totale dell’attivo patrimoniale di 4 milioni; totale dei ricavi di 4 milioni; dipendenti mediamente occupati nell’esercizio, 20 unità; sono obbligate alla nomina dell’organo di controllo e revisione, o nella forma collegiale del collegio sindacale o nella forma monocratica del sindaco unico o del revisore legale”. La complessità, e specialità della materia, oggi ancor più di ieri, nell’attuale contesto economico, dove le imprese sono impegnate nella ricostruzione post-pandemia, e stanno altresì affrontando una difficile congiuntura economica, richiede la presenza di professionisti qualificati, specializzati e dotati di specifiche competenze nell’ambito della revisione legale e del controllo degli adeguati assetti, che possano operare attraverso un network con il quale condividere strutture, risorse umane e tecnologiche, know how, e collaborazioni. “Ed è proprio su questi presupposti e metodi di lavoro che esercitiamo tramite la Revilaw srl le attività nell’area della revisione legale mediante un network di oltre 130 professionisti altamente qualificati, diffusi in modo capillare su tutto il territorio nazionale, in grado di offrire un valore aggiunto sia sull’organizzazione societaria, sia sul sistema del cosiddetto “early warning” e della continuità aziendale, sia nei confronti del sistema bancario, soprattutto per quanto concerne il rating, migliorandone quindi anche la reputazione aziendale”. Ecco l’opportunità delle nuove regole e delle nuove leggi, trasformare gli “obblighi” in valore aggiunto.