Riproduzione di opere d’arte e vincoli di legge: se ne parla alla Gamc di Viareggio

Si terrà domani (10 marzo) alle 15 nella sede della Galleria d’arte moderna e contemporanea il convegno organizzato dalla Camera di commercio della Toscana nord ovest
L’uso delle immagini delle opere d’arte: i vincoli di legge e il diffuso convincimento della libertà di utilizzo. È questo il titolo dell’incontro che si svolgerà domani (10 marzo) alle 15 nella sede della Galleria d’arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani di Viareggio.
“Un’iniziativa che vuole contribuire a diffondere la conoscenza della normativa sul diritto d’autore alla luce della constatazione di come, la stessa, sia scarsamente conosciuta e il contenzioso legale sempre più frequente e in alcuni casi molto oneroso – spiegano dalla Camera di commercio della Toscana nord ovest -. È sempre più frequente in una società sempre più social il diffuso e non sempre corretto convincimento circa la libertà di utilizzo delle riproduzioni, sebbene esistano vincoli di legge operanti già da diversi anni. Il codice dei beni culturali, in realtà, stabilisce in modo chiaro chi abbia il diritto di sfruttare, anche a fini commerciali, i beni che appartengono al patrimonio culturale dello Stato e spesso anche quest’ultima opportunità non è adeguatamente conosciuta e conseguentemente praticata. In quest’ottica, dunque, la Camera di Commercio della Toscana nord ovest, tra i primi in Italia a lavorare al fianco delle istituzioni, ha ravvisato la necessità di proporre questo incontro affinché si affermi una maggiore consapevolezza su questi temi”.
“Siamo il Paese che detiene il più cospicuo patrimonio di beni culturali al mondo – ha dichiarato Valter Tamburini, presidente della Camera di commercio della Toscana nord ovest – ed è certamente opportuna la valorizzazione dei diritti di privativa sulle opere d’arte perché queste costituiscono un patrimonio collettivo e ritengo sensato che il loro uso commerciale debba prevedere una giusta remunerazione per chi di quei diritti è titolare. La delicatezza della materia e soprattutto delle responsabilità giuridiche connesse impone, tuttavia, che si affermi una capillare e doverosa opera di informazione. Come Camera di Commercio abbiamo iniziato a dare il nostro contributo in questo senso e, con legittimo orgoglio, siamo i primi in Italia. Il nostro intendimento è quello di farci promotori presso le altre Camere affinché informazione e consapevolezza si diffondano sui territori. Sarebbe ragionevole, tuttavia, che fino a quando tale consapevolezza non sarà realmente diffusa, fino a quando dalle istituzioni pubbliche non si sarà prodotto il massimo sforzo per veicolarla, si evitasse ogni fervore sanzionatorio nei confronti delle imprese che operano in buona fede onde evitare che si metta a rischio non solo un’azienda ma un intero settore”.
Il programma vede esperti che approfondiranno i temi con un approccio multidisciplinare. In particolare, Antonio Leo Tarasco parlerà del codice dei beni culturali e del diritto esclusivo degli enti assegnatari sull’uso delle immagini. Si guarderà alla norma, quindi, non solo dal punto di vista dei vincoli, ma anche con riferimento alle opportunità per rendere economicamente efficiente lo sfruttamento del patrimonio culturale a beneficio delle entrate pubbliche.
L’avvocata Laura Turini tratterà la valorizzazione del patrimonio culturale ai sensi del codice della proprietà industriale che riserva alle amministrazioni pubbliche la possibilità di registrare come marchio e sfruttare economicamente gli elementi che appartengono al patrimonio storico e culturale del territorio. Interessante risulterà l’analisi di alcuni case histories che hanno riguardato importanti opere d’arte e si focalizzeranno i rischi che un imprenditore corre nell’ipotesi di gestione non corretta delle licenze e delle autorizzazioni alla riproduzione di opere d’arte e al loro utilizzo. L’avvocato Giuseppe Caglia, infine, parlerà del contenzioso legale derivante dall’utilizzo abusivo delle immagini dei beni culturali e indicherà in quale modo la mediazione possa rappresentare una valida soluzione alternativa ai conflitti.