Confartigianato analizza gli effetti previdenziali dello stralcio dei debiti fino a 1000 euro

14 marzo 2023 | 18:39
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Confartigianato analizza gli effetti previdenziali dello stralcio dei debiti fino a 1000 euro

Dopo il 31 marzo in caso di mancata riscossione sarà impossibile alimentare la posizione contributiva dei lavoratori interessati

Nel corso di contatti intervenuti con la Direzione centrale entrate dell’Inps sono stati evidenziati a Confartigianato gli effetti sulle posizioni previdenziali dei lavoratori autonomi della disciplina in oggetto (cosiddetto stralcio dei debiti).


La legge di bilancio 2023 ha infatti, tra l’altro, riproposto lo stralcio per i carichi fino a mille euro affidati all’Agente della riscossione nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.
 Nei casi di mancato pagamento entro la data del 31 marzo dei debiti affidati all’agente della riscossione dagli enti previdenziali, attinenti ai periodi sopra indicati, verrà pertanto a determinarsi in via automatica l’impossibilità dopo tale data di alimentare la posizione contributiva dei lavoratori interessati.


La Direzione centrale entrate dell’istituto ha tenuto a segnalare infatti che a differenza della precedente misura di stralcio, ai sensi della disciplina in esame non viene richiesta la domanda da parte del debitore.
 È ammessa al contrario la possibilità che il contribuente effettui entro la stessa data il pagamento degli importi dovuti che saranno acquisiti a titolo definitivo.
 Gli effetti derivanti dal mancato pagamento sulle rispettive posizioni previdenziali vanno sottolineati in modo particolare per le categorie dei lavoratori autonomi, artigiani, commercianti e lavoratori iscritti alla gestione separata.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici di Confartigianato (telefono 0583.47641).