Olio extravergine d’oliva, le 5 gocce della Guida Bibenda a 4 aziende lucchesi

28 marzo 2023 | 11:50
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Olio extravergine d’oliva, le 5 gocce della Guida Bibenda a 4 aziende lucchesi

Il riconoscimento è stato consegnato a Firenze. Altre tre aziende fra le eccellenze del territorio provinciale con 4 gocc

Nella Sala della Scherma alla Fortezza da Basso a Firenze sabato scorso (25 marzo) alla presenza del presidente della Fondazione italiana sommelier della Toscana Paolo Cepollaro, si è tenuta la premiazione delle aziende che hanno ottenuto le 5 Gocce per i migliori oli extravergine di oliva di Bibenda 2023 della Regione Toscana.

Durante la premiazione i relatori Matteo Binazzi, direttore di Confagricoltura Lucca, Giampiero Cresti del Consorzio olio Igp Toscano e Gionni Pruneti del Consorzio Olio Dop Chianti Classico hanno affrontato alcuni aspetti inerenti le nuove tecniche di coltivazione dell’olivo che si affacciano anche nel nostro territorio; la collocazione dei prodotti di qualità in un panorama di sempre maggior concorrenza; la divulgazione della cultura dell’olio perchè questo alimento non sia più un comprimario ma un protagonista nelle nostre tavole.

Gli olivicoltori della Provincia di Lucca si sono particolarmente distinti nella Guida Bibenda 2023 in quanto ben 7 aziende lucchesi su 59 Toscane sono presenti nella guida degli oli extravergini italiani e ben 4 aziende lucchesi su 30 toscane si sono affermate nella categoria delle “5 Gocce”.

Le aziende lucchesi che hanno ottenuto il riconoscimento delle 5 Gocce sono Belvedere, Fattoria di Fubbiano, Renzo Baldaccini, Tenuta Lenzini
mentre le aziende che hanno ottenuto il riconoscimento delle 4 Gocce sono Antica Locanda di Sesto, Gabriele Bove, Villa Santo Stefano.

Renzo Baldaccini, produttore di olio Dop Lucca e titolare dell’omonima azienda, ritiene che i grandi risultati siano sempre “frutto di un lavoro di squadra tra tutti i produttori olivicoli e i frantoiani che credono nella qualità” e rimarca come la collettività debba “interessarsi maggiormente dello sviluppo dell’olivicoltura collinare, che per il sacrificio che comporta può essere definita eroica, oltre ad essere rispettosa dell’ambiente e del paesaggio della nostra provincia”.