Sistema Ambiente, dal 3 all’11 maggio scatta il blocco degli straordinari

I sindacati ribadiscono: “L’azienda si faccia carico della trasformazione in full time dei lavoratori attualmente part-time a 6 mesi che vivono una situazione di grave precarietà”
Sistema Ambiente, prosegue lo stato di agitazione. I sindacati hanno annunciato un primo periodo degli straordinari dal 3 all’11 maggio.
È quanto emerso questa mattina (19 aprile) nel corso dell’assemblea sindacale dei lavoratori alla presenza dei segretari provinciali Michele Massari (Fp Cgil), Andrea Lazzarini (Fit Cisl) e Andrea Bacci (Uiltrasporti) indetta per organizzare l’astensione dagli straordinari a seguito della chiusura negativa della conciliazione obbligatoria.
“I vari interventi da parte dei partecipanti dell’assemblea hanno ribadito quanto già espresso dalle organizzazioni sindacali in prefettura e negli incontri aziendali chiedendo che Sistema Ambiente si faccia carico della trasformazione in full time dei lavoratori attualmente part-time a 6 mesi che vivono una situazione di grave precarietà – ricordano i sindacati -. Non è infatti difficile comprendere come sia difficile sopravvivere con un reddito dimezzato. Confermiamo peraltro quanto pubblicato dalla società: è assolutamente vero che Cgil, Cisl e Uil non hanno mai sottoscritto accordi con l’azienda per le assunzioni part-time. Così come è vero che abbiamo espresso soddisfazione ogni volta che si è proceduto alla assunzione di lavoratori. Oggi riteniamo pertanto che a fronte delle necessità verificate e conclamate di incremento di personale e di fronte ad annunci molto pubblicizzati di nuovi servizi, si proceda alla trasformazione in full time dei contratti ben consapevoli che in difetto non sarà materialmente possibile garantire i servizi essenziali per la città a meno di ricorsi massicci a straordinari, negazione di ferie e utilizzo degli stessi part time in lavoro supplementare”.
“Nell’assemblea come già in altre occasioni, sono state sollevate anche legittime rivendicazioni sull’esigenza primaria di lavorare in assoluta sicurezza secondo le leggi e le disposizioni contrattuali in materia di ambiente di lavoro – proseguono -. Tra le questioni più discusse, quella dell’ingresso del socio privato in ordine alle affermazioni dell’assessore Consani e della presidente Bianchi che affermano quanto segue: la prima, che ‘la richiesta delle organizzazioni sindacali è disallineata con le tempistiche (attualmente l’azienda è in una fase di transizione). Pertanto l’amministrazione non può rispondere alla richiesta dei sindacati perché l’offerta economica per l’acquisto delle quote da parte del socio privato è stata determinata sulla base di un bilancio che non prevede la trasformazione dei contratti’, la seconda che ‘con l’amministratore attuale si sta portando avanti l’azienda fino all’arrivo del nuovo socio privato. In questo momento non si possono stravolgere gli equilibri economici che sarebbero determinati dalla trasformazione dei contratti. Lo straordinario non è programmato ma sopperisce ad esigenze di assenteismo, attualmente pari al 20% circa’”.
“Affermazioni che esulano incredibilmente dalle comunicazioni a mezzo stampa dei giorni e delle settimane precedenti, le decisioni del 13 aprile, dove si annunciavano nuovi servizi che in tutta evidenza non si capisce da quale personale dovrebbero essere fatti visto che a nuovi servizi non possono non corrispondere ore di lavoro. In quanto alle percentuali di assenteismo, si parla improvvidamente non di assenteismo per eventi di malattia bensì delle assenze complessive comprensive di ferie, congedi dovuti per legge quali donazioni sangue, 104, maternità, infortuni, aspettative e soprattutto ferie – concludono -. Restiamo ovviamente pienamente disponibili al confronto, in prefettura, per definire intese che possano contribuire a interrompere lo stato di agitazione”.