Diabetologia, il primario Graziano Di Cianni protagonista alla Camera dei Deputati

21 aprile 2023 | 11:12
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Diabetologia, il primario Graziano Di Cianni protagonista alla Camera dei Deputati

Il direttore di reparto dell’Asl Toscana nord ovest a Roma per parlare dello screening di prevenzione diabetologica

Graziano Di Cianni, direttore aziendale della diabetologia, primario del reparto livornese e presidente nazionale Associazione medici diabetologi (Amd) ha partecipato all’iniziativa di screening del diabete svolta nei giorni scorsi alla Camera dei deputati.

L’iniziativa si è svolta su iniziativa dell’intergruppo parlamentare Obesità e Diabete in collaborazione con la Federazione delle società scientifiche di diabetologia (Fesdi), costituita da Società italiana di diabetologia (Sid) e Associazione medici diabetologici (Amd) e il servizio medico della stessa Camera dei Deputati.

“Ad oggi in Italia ci sono sono circa 4 milioni di persone con diabete mellito di tipo 2 – spiega il direttore Graziano Di Cianni – ma si stima che ci sia un altro milione di persone nel nostro Paese con questa malattia senza che essa sia mai stata diagnosticata, un dato che fa profondamente riflettere sull’importanza di promuovere lo screening. Per questo abbiamo scelto di portare il tema al centro dell’opinione pubblica e dell’agenda istituzionale proponendo negli ambulatori medici di Palazzo Montecitorio, una “due giorni” di screening del diabete che ha coinvolto i parlamentari. Mettendo a disposizione l’opportunità di un gesto di prevenzione, di grande significato proprio perché attuato dentro le mura delle Istituzioni e dai loro rappresentanti, si è voluto lanciare un chiaro messaggio di promozione di questa cultura e sostegno nella lotta al diabete. L’iniziativa ha costituito un importante momento di sensibilizzazione e di stimolo per il Parlamento affinché il tema del diabete sia posto saldamente tra le priorità della presente legislatura”.

“La diagnosi precoce – conclude Di Cianni – è essenziale per poter implementare un tempestivo e adeguato percorso di terapia e presa in carico della persona, anche attraverso un intervento sullo stile di vita per il contrasto dell’obesità, che resta il principale fattore di rischio. Da qui nasce la necessità di garantire l’accesso alle cure per una popolazione particolarmente fragile  come quella diabetica. In questo modo è possibile intervenire in chiave preventiva contro le più comuni complicanze della patologia, come episodi cardiovascolari, dislipidemia, arteriopatia obliterante agli arti inferiori e danno renale, e preservare una buona qualità di vita per le persone con diabete”.